And the Oscar goes to….tutti i vincitori e la nostra opinione.
La serata delle stelle si è conclusa e ci ha lasciati con i suoi verdetti. Ecco i vincitori e la nostra opinione ha riguardato, premio per premio.
And the Oscar goes to….
È la serata più importante per chi fa e segue il cinema. Ci sono i più importanti premi che si possano vincere e in molti ambiscono a portarlo a casa. Riuscirà La La Land a battere il record di 11 Oscar vinti? Quale film riuscirà a mettere in difficoltà il super quotato film diretto da Damien Chazelle? Vediamoli insieme.
Ormai sappiamo tutti le candidature e quindi in questo articolo andrò ad elencare le varie categorie, il solo vincitore del premio e la mia opinione su chi doveva vincerlo, che il toto Oscar abbia inizio.
Miglior Film
Vincitore: Moonlight di Barry Jenkins
Opinione: «Quando mi alzai dalla poltrona dopo aver visto La La Land ho pensato “Questo film va oltre il fatto che possa vincere un Oscar o meno, è cinema allo stato puro. Va bene così!”». Non vince il musical ma vince un film forte che non ha dei demeriti. Moonlight (la nostra recensione la trovate qui) è un dramma sensibile e umano, due cose che si fa sempre fatica trovare.
Miglior Regia
Vincitore: Damien Chazelle per La La Land
Opinione: E a chi altri se no? Il 32enne di Providence ha fatto un lavoro magistrale, unendo poesia cinematografica a tecnica d’alta classe in un film davvero grande (qui la nostra recensione).
Miglior Attore
Vincitore: Casey Affleck
Opinione: Vince un personaggio problematico in un film drammatico. Giusto ieri, prima degli Oscar, ho visto Manchester by the Sea e senz’altro quello di Casey è un personaggio con delle qualità anche se la mia sensazione è che sia bravo ma non da Oscar. Non perché lui non sia bravo ma perché a livello recitativo non è Daniel Day-Lewis in Il Petroliere, per fare un esempio. Comunque complimenti Casey!
Miglior Attrice Protagonista
Vincitore: Emma Stone in La La Land
Opinione: Si, è brava! Sa cantare, sa ballare, sa recitare. Sa ridere, sa scherzare, sa piangere. La La Land ne valorizza le capacità e il suo lavoro è ricompensato. Ci potremmo chiedere quale interpretazione sia più meritevole di riconoscimento: la preparazione per un musical melodrammatico o la preparazione per recitare nei panni di una first lady in stato post omicidio del proprio marito? Brava Emma.
Miglior Attore Non Protagonista
Vincitore: Mahershala Ali in Moonlight
Opinione: Ero abituato a vederlo perennemente in giacca e cravatta in House of Cards, in cui si limita a un’interpretazione “normale”, e neanche il tempo di togliersi il vestito elegante che si ritrova a fare un gran film e vincere un Oscar. Avrei voluto vedere di più del suo personaggio, complimenti!
Miglior attrice non protagonista
Vincitore: Viola Davis in Barriere
Opinione: Nessuna. Non ho ancora visto barriere e non saprei darne un giudizio obbiettivo. L’unica cosa che mi chiedo è: perché Michelle Williams è stata candidata? Il suo ruolo in Manchester be the Sea è praticamente marginale a pochi minuti sulla scena.
Miglior sceneggiatura originale
Vincitore: Kenneth Lonergan per Manchester by the Sea
Opinione: La La Land non può vantare una sceneggiatura fortissima e Hell or Hight Water non ha offerto molte cose di nuovo all’orizzonte, però va detto che una nota di merito gli va data per aver unito quel gusto di rapine d’altri tempi americani ai tempi nostri. Manchester by the Sea se lo merita senza troppe storie.
Miglior sceneggiatura non originale
Vincitore: Barry Jenkins e Tarell Alvin McCraney per Moonlight
Opinione: Nulla da dire, se si vuole vincere un Oscar, prendete nota su quali caratteristiche deve avere un film.
Miglior film straniero
Vincitore: Il cliente, regia di Asghar Farhadi (Iran)
Opinione: Non avendolo visto non posso commentare. Ciò che posso commentare però è il fatto che sono molto contento che abbia vinto Farhadi, regista che non ha potuto recarsi a gli Oscar e quindi ritirare il suo premio per via del fatto che “essendo cittadino iraniano, a causa dell'ordine esecutivo emanato il 27 gennaio 2017 dal Presidente degli Stati Uniti Donald Trump”. Vince il cinema, perdono le mura.
Miglior film d’animazione
Vincitore: Zootropolis di Rich Moore e Byron Howard
Opinione: una commedia d’animazione normale per bambini, o forse no? Può sembrare, ma risulta essere un film che parla di multi culture che si trovano a vivere assieme, che si scontrano tra loro, si aiutano e infine sanno affrontare le loro paure nonostante le debolezze che possono avere. Vi ricorda qualcosa?
Miglior fotografia
Vincitore: Linus Sandgren per La La Land
Opinione: È una fotografia e indirizzata verso un fine. Anche solo un dettaglio, un fazzoletto rosso per esempio, messo al posto giusto in questo film dava l’opportunità di realizzare una fotografia che quasi fa sorridere da come viene usata bene la luce.
Miglior Scenografia
Vincitore: Sandy Reynolds-Wasco e David Wasco per La La Land
Opinione: Scenografia Onirica.
Miglior montaggio
Vincitore: John Gilbert per La battaglia di Hacksaw Ridge
Opinione: Nessuna.
Miglior Colonna Sonora
Vincitore: Justin Hurwitz per La La Land
Opinione: Una delle caratteristiche fondamentale per un musical sono le canzoni e La La Land ha delle tracce, magari poche per il genere, ma favolose. Il buon Justin, classe ’85, ha realizzato delle tracce indiscutibili che calzano a pennello alla pellicola.
Miglior canzone
Vincitore: City of Stars di Justin Hurwitz, Benj Pasek, Justin Paul per La La Land
Opinione: Chi non ha almeno prova a canticchiare l’inizio della canzone? Justin Hurwitz si porta a casa due Oscar in una serata, non male!
Migliori effetti speciali
Vincitore: Robert Legato, Adam Valdez, Andrew R. Jones, Dan Lemmon per Il libro della giungla
Opinione: Nel film c’è un solo attore in carne d’ossa, il piccolo Neel Sethi, il resto tutto effetti speciali. Posso solo immaginare il lavorone che c’è dietro. Il film è bello e merita un riconoscimento.
Miglior Sonoro
Vincitore: Kevin O'Connell, Andy Wright, Robert Mackenzie e Peter Grace per La battaglia di Hacksaw Ridge
Opinione: Nessuna.
Miglior montaggio sonoro
Vincitore: Sylvain Bellemare per Arrival
Opinione: Non saprei giudicare, ma un premio che può solo far bene al film di Denis Villeneuve.
Miglior Costumi
Vincitore: Colleen Atwood per Animali fantastici e dove trovarli
Opinione: Qualcuno diceva Jackie, altri La La Land. Se lo porta a casa un outsider come Animali fantastici e dove trovarli, la forza dei costumi magici!
Miglior trucco e acconciatura
Vincitore: Alessandro Bertolazzi, Giorgio Gregorini e Christopher Nelson per Suicide Squad
Opinione: Due italiani da Oscar. Complimenti a Bertolazzi e Gregorini, il film lascia a desiderare ma il trucco no.
Miglior documentario
Vincitore: O.J.: Made in America di Ezra Edelman
Opinione: Non posso dare un giudizio adeguato dato che ho visto solo Fuocoammare. Peccato per il risultato e la mancata statuetta italiana.
Miglior cortometraggio documentario
Vincitore: The White Helmets di Orlando von Einsiedel e Joanna Natasegara
Opinione: Nessuna.
Miglior cortometraggio
Vincitore: Sing di Kristóf Deák e Anna Udvardy
Opinione: Nessuna.
Miglior cortometraggio d'animazione
Vincitore: Piper di Alan Barillaro
Opinione: Nessuna.
Premi Onorari: Jackie Chan, Anne v. Coates, Lynn Stalmaster e Frederick Wiseman.
La La Land fa 6/14, Moonlight 3/8, La battaglia di Hacksaw Ridge 2/6, Manchester by the sea 2/6, Barriere 1/4, questi i quattro titoli che si sono aggiudicati i premi più “pesanti”. Il grande deluso di serata è Arrival con un solo Oscar su otto candidature.
Dopo che ho dato i numeri direi che anche per quest’anno c’è l’abbiamo fatta.
Giudizio finale? A vista d’occhio sembra essere stata un’edizione bilanciata, in cui un po’ tutti hanno vinto qualcosa. La La Land era il favorito e come tale ha vinto più degli altri, ma non come ci si aspettava. Chiaro, gli Oscar van presi con le pinze, non sempre vincere un Oscar significa essere il migliore.
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