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“La La Land” e la travolgente magia della nostalgia

E' il film dell'anno e nella nostra recensione vi spieghiamo perchè vederlo e rivederlo da qui ai prossimi 50 anni...

"La La Land" si presenta come il film dell’anno. Al festival di Venezia si innamorarono della creatura di Damien Chazelle, che da lì non si è più fermata portando a casa svariati premi e qualcosa come 230 milioni di dollari nel mondo a fronte di un budget di “soli” 30 milioni. Non serve essere un matematico per capire che il film è un gran successo, ma dove trova tutta questa straordinarietà?

Prima di rispondere, bisogna scrivere due parole sulla trama tutt’altro che complessa: da una parte abbiamo Sebastian Wilder (Ryan Gosling), un musicista jazz senza una lira che vorrebbe portare il suo amore per la musica in ogni dove, e dall'altra abbiamo Mia Dolan (Emma Stone), una attrice poco fortunata che vive la frustrazione di essere scartata perennemente ai casting a cui partecipa. Tra loro scoppia un amore colorato e appassionato in una Los Angeles a loro ostile, che li porterà a crescere e raggiungere i loro obbiettivi.

Nulla di più classico. Abbiamo dei protagonisti che hanno delle difficoltà, si trovano, si aiutano, superano le loro difficoltà e poi…beh non vi dico nulla perché il lato più interessante sta in quell’ultimo “e poi”.

Ok, la trama è semplice, ma la forza del film dove sta? I punti forti sono molti, e lo si capisce sin dalla prima scena: piano sequenza, colonna sonora coinvolgente e coreografia spumeggiante, il messaggio è “Ehi siamo nel 2016, sono innamorato dei classici hollywoodiani di una volta, e voglio assolutamente unire passato e presente in un solo film e faccio sul serio!”.

Ed è proprio così. I movimenti di macchina sono notevoli, ogni cosa è al posto giusto al momento giusto, la fotografia affascina, non ci sono pause o momenti noiosi e la musica e l'audio sono gestiti molto bene, e questo aspetto ti porta ad essere coinvolto in ogni istante.

Un aspetto da mettere in risalto è il giusto mix delle tecniche usate per la realizzazione delle scene, soprattutto nella parte finale del film, e la fotografia mai “affogante”, le dominanti sono messe al momento giusto senza essere mai invadenti, cosa che trovo davvero importante per avere un prodotto ben bilanciato.

Il film è ben realizzato, ma cosa c’è dietro al film? Il buon Chazelle comincio a scrivere la sceneggiatura del film già nel 2010, l’ironia vuole che quello fosse per lui un periodo in cui si sentiva lontano dal mondo cinematografico, ma nessuna casa di produzione volle rischiare di buttare dei soldi per la sceneggiatura/musical. Riuscì a presentare la sceneggiatura a una casa di produzione che avrebbe però voluto modificare l’inizio del film, le caratteristiche del personaggio maschile e il finale agrodolce, e Chazelle rifiutò. La sua tenacia a mantenere tutto come desiderava lo ripagherà dopo aver girato il film che gli cambierà la vita (Whiplash), quando il giovane regista riesce nel suo intento e ci mostra ciò che aveva in mente, e noi non possiamo che essergli grati di non aver cambiato idea.

Ma oltre a questa curiosità vorrei concludere con un’osservazione: Damien Chazelle è un regista classe '85, a 29 anni era alla regia di Whiplash e alla conquista di Hollywood. Il ragazzo ha talento e ora gente che crede in lui. Ma i nostri registi giovani in cui credere hanno dei sostenitori qui nel nostro Paese? Si vedranno giovani registi mettere alla prova le loro capacità in un Paese in cui sembra che si parli sempre degli stessi argomenti e degli stessi protagonisti?

"La La Land" oltre ad essere un bel prodotto visivo è anche un bell'esempio di come i giovani possono avere degli amori e sappiano comunicarlo al mondo in maniera semplice e originale.

Il film è da Oscar? Quando vidi "Birdman" uscii dalla sala pensando “Questo vince l’Oscar!”, così anche per "Revenant". Non l’ho pensato per "La La Land", ma spero di sbagliarmi.

Consigliarlo? Da grande amante del cinema e della musica non posso che dirvi “Andate e fatevi travolgere dal sound, dalla dolcezza, dalla semplicità, dai colori e dall’energia che questa pellicola dal sapore nostalgico porta con sé!”

Lo trovate al Cinema Ratti questa Domenica (15.00 – 17.30 – 20.00 – 22.30) e Lunedi alle 21.00.

J.J. Bustamante – Make1Movie Production

 

Redazione
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Pubblicato il 12 Febbraio 2017
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