La delibera sull'arrivo di alcuni rifugiati politici a Rho nei prossimi mesi, approvata dal consiglio comunale con 14 voti favorevoli e 4 contrari nella serata di martedì 22 novembre, non ha trovato il parere positivo della Lega Nord.

"Ritengo preoccupante che la delibera non contenga numeri certi e non so come il sindaco e gli assessori risponderanno ai rhodensi che bussano alla porta dei servizi sociali. Il prefetto sta ricattando i Comuni richiedendo un'accoglienza diffusa e la messa a disposizione di appartamenti comunali o privati" ha commentato Simone Giudici. Il consigliere comunale ha poi aggiunto che "I rhodensi pagheranno per mantenere migranti che sputano nel piatto dove stanno mangiando rifiutando il cibo, la nostra cultura e le nostre tradizioni. Questi soldi vanno spesi per aiutare chi ha scritto la storia della nostra città. Perché il sindaco non chiede il parere dei rhodensi su questo argomento? Andando avanti così diventeremo ospiti in casa nostra".

Giudici ha poi letto una lettera scritta da un altro consigliere comunale della Lega Nord, Stefano Giussani, assente dal consiglio per motivi di salute: "Nel 2015 sono state esaminate solo 71mila richieste di asilo politico e quindi oltre 60mila migranti vivevano di espedienti o grazie ad atti criminali. Questi migranti, a causa delle decisioni degli Stati del nord Europa sono costretti a rimanere in Italia, aumentando il degrado delle nostre città. Ricordiamoci che il 50% dei detenuti è straniero. La Lombardia sta ospitando 23mila profughi che costano 800mila euro al giorno mentre 700mila lombardi vivono in condizioni di povertà. Dietro all'immigrazione ci sono delinquenti e cooperative e privati che speculano sulla loro situazione. Per colpa dei migranti, inoltre, c'è meno lavoro e il livello degli stipendi si è livellato verso il basso. I nostri ragazzi sono costretti a lavorare per 5 euro l'ora e il 40% di essi è disoccupato. Rho rischia di dover sostenere delle spese insostenibili per la nostra economia".

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