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Rho ospiterà rifugiati politici e richiedenti asilo

Via libera della commissione Servizi sociali al progetto che coinvolgerà nove Comuni del Rhodense

Rho si prepara a ospitare un numero ancora imprecisato di rifugiati politici e richiedenti asilo che si affiancheranno ai 33 che attualmente risiedono nella struttura di via Gorizia e ai 30 che vivono, seppur grazie a un progetto differente, in via Grandi. È questo il dato emerso al termine della commissione Servizi sociali che si è riunita nel tardo pomeriggio di martedì 15 novembre nel palazzo comunale di piazza Visconti.

Il sindaco Pietro Romano ha infatti presentato ai componenti della commissione, Luigi Valassina e Roberto Bellofiore (Pd), Oscar Lampugnani (Sel), Stefano Giussani (Lega Nord) e Silvia Borghetti (Gente Di Rho), la delibera che potrebbe essere proposta al consiglio comunale già nella prossima seduta, quella che dovrebbe svolgersi nella serata di martedì 22 novembre. Una delibera che accomuna nove Comuni del Rhodense (Arese, Cornaredo, Lainate, Pero, Pogliano, Pregnana, Settimo e Vanzago oltre a Rho) e che autorizzerà SerCop a partecipare al bando Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati e, successivamente, a individuare dei privati che intendono mettere a disposizione alcune strutture da destinare all'accoglienza dei migranti. Un progetto, questo, che non avrà costi per le casse comunali. I 38 euro giornalieri destinati al sostentamento di ogni rifugiato politico o richiedebte asilo verranno infatti messi a disposizione dal ministero dell'Interno. Le amministrazioni del Rhodense dovranno solamente sostenere degli oneri amministrativi riguardanti la produzione della documentazione e la rendicontazione.

"Abbiamo svolto diversi incontri in Città Metropolitana e con la Prefettura. I Comuni sono stati sollecitati a essere parte attiva di questo progetto al quale possono aderire anche dei privati. I flussi di migranti sono rimasti pressoché invariati negli ultimi due anni. Essi, però, sono impossibilitati a raggiungere i paesi del nord Europa ed è quindi necessario rivedere l'accoglienza sul territorio italiano. La Lombardia, in base agli accordi tra Stato e regioni, dovrà ospitare il 14% dei 180mila migranti che sono arrivati in Italia e il 26% di essi dovrà essere distribuito nei Comuni della provincia di Milano. Abbiamo due strade a nostra disposizione: o aspettare che il Prefetto decida di ospitarli in strutture dello Stato, o nel campo base di Expo, oppure attuare un'accoglienza diffusa sul territorio. Solo percorrendo questa seconda strada potremo evitare arrivi di massa nel Rhodense" ha spiegato il sindaco Romano. Il primo cittadino ha poi spiegato ai componenti della commissione Servizi sociali ulteriori dettagli: "Il fenomeno della migrazione durerà ancora diversi anni, è impossibile pensare di affrontarlo solo con politiche emergenziali. È meglio, piuttosto, inserire i migranti nel nostro sistema di welfare territoriale sfruttando le competenze di SerCop e trovando almeno tre o quattro appartamenti da destinare alla loro accoglienza. In questo modo, visto il numero ridotto di migranti presenti sul territorio di Rho, sarà possibile attuare delle vere e proprie politiche di accoglienza. Ritengo che se non dovessimo impegnarci in questo progetto faremmo un torto a Comuni come Bresso che hanno già fatto tanto su questo frangente". 

La delibera, che verrà discussa anche dagli altri otto consigli comunali dei Comuni del Rhodense, dovrà essere approvata entro la fine del mese. Da dicembre, invece, verrà dato il via alla seconda fase del progetto grazie al mandato conferito a SerCop. Il numero dei migranti che potrebbero arrivare a Rho è ancora imprecisato. Il sindaco Romano ha però affermato che difficilmente raggiungerà la cifra di tre ogni mille abitanti e ha confermato l'inserimento di una clausola di salvaguardia proposta dal ministero dell'Interno che renderà esenti da ulteriori arrivi i Comuni che aderiranno a questo progetto. Ai cittadini che decideranno di mettere a disposizione degli immobili di loro proprietà verrà riconosciuto un canone di affitto che verrà concordato dopo un confronto col gestore del sistema di accoglienza individuato da SerCop.

La delibera ha ricevuto il parere favorevole della commissione grazie all'approvazione di Bellofiore, Lampugnani e Valassina. Negativo, invece, il giudizio di Borghetti e Giussani. Quest'ultimo ha rivolto diverse critiche al progetto: "Non abbiamo informazioni precise e non sappiamo né quanti migranti potrebbero arrivare a Rho né dove alloggeranno. La questione deve essere risolta a livello nazionale, con un maggior impegno del Governo. Dobbiamo dare un segnale forte e fare capire le nostre intenzioni visto che l'anno prossimo altri migranti vorranno raggiungere l'Italia".

 

Redazione
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Pubblicato il 15 Novembre 2016
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