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VOLLEY: A SARONNO SI PRESENTA ANDREA RAVASI

E' nostro dovere provare a disputare un campionato di vertice, afferma il forte palleggiatore...

Da Saronno sono passati i più grandi palleggiatori della pallavolo lombarda che hanno calcato anche i palcoscenici della serie massima, come De Caro e Bertini…ma non li farà di certo rimpiangere.

Ad Andrea Ravasi il compito di mantenere alta la nomea saronnese e di ricoprire un ruolo complesso e determinante per la buona riuscita della stagione che si appresta ad iniziare, ma come potete vedere dal suo curriculum siamo in “buone mani”: dopo le giovanili a Merate approda subito in serie B coi Diavoli Rosa e col Vero Volley fino a raggiungere la promozione in A2.

1) Nelle tue mani viene affidata la regia di una squadra dai nomi importanti, carica di obiettivi ed aspettative. Cosa ti ha spinto a vestire la maglia degli amaretti?

Quando a Gorgonzola ci hanno comunicato l’intenzione di non proseguire nel campionato di B2 mi si è presentata subito questa occasione importante che non potevo lasciarmi sfuggire. Dopo pochi contatti con la società in persona di Bagatin ho capito subito che Saronno è rappresentata da una società solida che ha obiettivi ambiziosi. Inoltre una componente molto importante è stata la conferma di Gianni nel ruolo di allenatore, una persona che stimo tantissimo sia per la sua estrema preparazione in ambito pallavolistico, sia per le qualità umane che mi ci avevano fatto affezionare nella stagione al Vero Volley. Credo dunque sia stato un connubio di elementi tutti positivi a non lasciarmi dubbi e ad indirizzarmi verso Saronno.

2) Prima di te sono passati palleggiatori del calibro di De Caro e Bertini, con i quali Saronno ha sfiorato la promozioni in B1. Quali sono le tue aspettative per la stagione?

Sentendo i programmi della Società e vedendo gli elementi che andranno a comporre la nostra formazione del prossimo anno penso che sia nostro dovere provare a disputare un campionato di vertice, mettendoci il massimo impegno dall’inizio alla fine. Non sono però abituato a fare proclami a parole di inizio stagione, ma penso che si debba costruire giorno per giorno il nostro gruppo e le nostre vittorie, quindi speriamo sia il campo a parlare e adirci il nostro valore.

3) Ritrovi come allenatore Volpicella, dopo un’annata trascorsa insieme a Monza… cosa ci poi dire di Gianni come allenatore e come persona?

Come ho già accennato in precedenza nutro una grande stima nei confronti di Gianni, affetto che ci ha portato a sentirci spesso anche durante questi due anni appena trascorsi separati. Credo sia un allenatore molto abile nella tattica, nell’impostazione di un organizzazione di squadra e nella lettura delle partite. Fuori dal campo abbiamo costruito un rapporto di confronto continuo. Sono sicuro che se come gruppo sapremo metterci nelle sue mani e seguirlo, potremo toglierci belle soddisfazioni.

Redazione
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Pubblicato il 14 Luglio 2013
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