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Polo Baraggia ancora al centro dello scontro. La maggioranza: “Dal comitato mistificazione della realtà”

Dopo le parole pesanti arrivate dal Comitato No Discarica, dall'opposizione e dal centrosinistra, ora è la maggioranza a mettere i puntini sulle i per rispedire le critiche al mittente

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C’è ancora una volta il Polo Baraggia al centro del confronto – o meglio dello scontro – a Cerro Maggiore, dove continua a tenere banco il futuro dell’area a cavallo con Rescaldina al centro di tante battaglie contro l’allora discarica negli anno ’90. Dopo le parole pesanti arrivate dal Comitato No Discarica, dalla civica di opposizione Bene Comune, da Alleanza Verdi Sinistra e dal Partito Democratico a valle del consiglio comunale aperto delle settimane scorse, ora è la maggioranza a mettere i puntini sulle i per rispedire le critiche al mittente.

«Da mesi stiamo cercando di tenere toni concilianti e rispettosi, affinché arrivassero risposte alle eventuali domande sul ripristino ambientale del Polo Baraggia e, soprattutto, per favorire il confronto – sottolineano Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega -. Purtroppo sino ad oggi, sia nei momenti informali, che durante le commissioni o i consigli comunali, gli esponenti del comitato hanno utilizzato lo spazio come un palcoscenico per fingere di chiedere – tanto qualsiasi risposta era contestata – o peggio per insultare e non permettere a chi fosse interessato di capire. Persino sui social siamo arrivati a leggere frasi come “Siamo pronti alla guerra”, “Non ci importa del Decreto Sicurezza”, “Il sindaco è il nostro primo avversario”. Una scarsa sensibilità di chi, in un momento come quello attuale, dove ogni giorno i telegiornali mostrano immagini di bombe, morti e feriti, dovrebbe riflettere prima di fomentare l’odio e radicalizzare le posizioni».

«Abbiamo notato scarsa onestà intellettuale, per il comitato quello che c’è scritto nei documenti non conta, i fatti del passato non contano, i rischi sul futuro non contano: insomma, per il comitato basta dire tutto e il contrario di tutto – aggiungono i tre partiti che compongono la maggioranza guidata dal sindaco Nuccia Berra -. Il ripristino ambientale, carta canta, è diventato una discarica di rifiuti pericolosi e potenzialmente cancerogeni, senza contare che neppure il diritto amministrativo esiste più. Non è accettabile la mistificazione della realtà al solo fine denigratorio o per raccogliere qualche firma evocando le peggio cose, per questo chiediamo al comitato chiarezza ed al suo leader morale, Massimo Rodio (chiamato in causa dai partiti di maggioranza dopo alcune esternazioni sui social nei giorni scorsi, ma al momento non investito di cariche ufficiali all’interno del comitato, ndr) un sussulto di orgoglio».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 22 Giugno 2025
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