Lenzuola bianche anche sui municipi del Legnanese come protesta contro la guerra nella Striscia di Gaza. Sabato 24 maggio diversi Comuni del territorio, sulla scia di quanto è stato fatto in molte città italiane, hanno appeso teli bianchi alle finestre dei palazzi municipali aderendo a “24 maggio – 50.000 sudari per Gaza”, iniziativa promossa da un gruppo di intellettuali tra cui lo storico e saggista Tomaso Montanari.

«Dei cinque camion che Israele ha permesso di far entrare a Gaza il 19 maggio, due portavano sudari, lenzuoli in cui avvolgere i corpi senza vita di donne, bambini e uomini innocenti, uccisi o fatti morire da Israele – aveva spiegato nei giorni scorsi in un appello lanciato su Instagram Montanari -. Israele è un alleato dell’Italia, è un alleato dei Paesi Occidentali, non è come Putin un nemico: quello che Israele fa, ricade su di noi. La responsabilità di ognuno di quei morti è anche di ognuno dei cittadini occidentali che non prende la parola contro il silenzio dei propri Governi. Chi tace acconsente, e, come ci ha insegnato a vedere Paola Caridi, i sudari in questo momento sono il più terribile simbolo del genocidio di Gaza, questa parola impronunciabile che ora è pronunciata dalla realtà».

Tra i Comuni di città capoluogo che si sono uniti alla protesta ci sono Milano, Torino, Bologna, Verona, Firenze, Padova, Trento, Reggio Emilia, Livorno e Isernia. Oltre ai Comuni, anche molti cittadini hanno deciso di esporre dei lenzuola bianche alle proprie finestre o partecipare alle manifestazioni legate alla protesta. A Legnano, ad esempio, c’è stato un flash mob in piazza Mercato con un lenzuolo bianco steso a terra insieme ai manifesti realizzati per l’iniziativa.