Il primo "no" a un fronte unico civico arriva, senza ma e senza se, dai Verdi. Riaperta in città la nuova sezione del partito, dopo un'assenza di 6 anni, è il portavoce locale Patrizio Vigna, insieme a Andrea Moretti, a spiegare che : "Noi siamo vicini al Comitato Legalità, abbiamo partecipato ad alcune manifestazioni, ma politicamente ci sentiamo lontani dall'emergente richiamo civico. Non solo, siamo fortemente delusi dal Movimento 5 Stelle. Il PD nei suoi anni al governo della città ha avuto una attenzione solo marginale verso i problemi ambientali. Guarnieri e Farina nella loro presenza in maggioranza non hanno mai avuto una sola parola di dissenso verso la nuova biblioteca al Falcone – Borsellino. Assolutamente allineati all'idea della Giunta. Grazie per i "like" sui social, ma meglio soli".

[pubblicita]     Quindi, in una prossima campagna elettorale, i Verdi cammineranno fuori da qualsiasi coalizione: "Sicuramente – risponde deciso Vigna -.  Non siamo assolutamente di destra, ma nemmeno di sinistra. Noi andiamo dritti con le nostre convinzioni. I Comitati hanno limiti precisi nelle loro influenza sulle decisioni politiche. Noi ad esempio condividiamo il pensiero del Comitato contro il progetto della nuova biblioteca in un parco, ma siamo consapevoli che solo potendo intervenire direttamente nelle sedi istituzionali, come gruppo politico, potremo far valere davvero il nostro pensiero". Anche qui un pensiero preciso: "Con tante aree dimesse, lasciamo stare una zona verde. Pensiamo al Dopolavoro della Franco Tosi, agli stessi capannoni nell'area di piazza Monumento, a soluzioni che non portino ad altro consumo di suolo".

Infatti, consumo di suolo pari a zero, bike-sharing soprattutto a supporto dei pendolari, un nuovo regolamento arboreo, il potenziamento delle piste ciclabili, una Legnano libera dalla plastica. Questi alcuni temi cari ai Verdi per una città… pulita concretamente, oltre che nell'aspetto etico dei suoi amministratori.

"Siamo consapevoli delle difficoltà – affermano Vigna e Moretti, che ricordano come nel gruppo sia sempre utile la presenza dello storico ambientalista Angelo Pisoni, discreto ma fondamentale – a partire dalla raccolta delle firme per la presentazione della lista e dalla sua composizione, tuttavia siamo fiduciosi. Ce la faremo, ce la faremo. D'altra parte, alle ultime elezioni europee abbiamo ottenuto 807 voti, con un positivo 3%, che ci offrono spunti importanti per considerare valida la nostra decisione. Abbiamo voglia di mettere un mattoncino, poi ne seguirà un altro e un altro ancora. Ottimismo".