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All’Istituto Bernocchi ricordata la nascita dell’ANMIG

Sono passati 101 anni da quel 9 gennaio 1918 quando nella nostra città venne fondata la sezione legnanese dell’Associazione mutilati di guerra

Nell'ambito delle iniziative per il doppio compleanno del Bernocchi è stato programmato un incontro dedicato ai mutilati di guerra di Legnano.

Sono passati 101 anni da quel 9 gennaio 1918 quando nella nostra città venne fondata la sezione legnanese dell’Associazione mutilati di guerra.

 Nell’aula magna dell’Istituto Bernocchi di Legnano è stata ricordata la nascita dell’ANMIG, l’Associazione nazionale Mutilati e Invalidi di guerra con la presenza del presidente regionale e della sezione di Legnano Giovanni Vignati (figlio di un mutilato nella campagna in Grecia).  

A livello nazionale l’associazione era nata pochi mesi prima a Milano (aprile 1917). In seno all’ANMIG nacque poi nel novembre ’18 l’Associazione Nazionale Combattenti (ANC), destinata col tempo a diventare molto influente politicamente.

[pubblicita]  A Legnano mutilati e invalidi fondarono la loro associazione nel gennaio del 1918. Erano tanti e fino a quel momento le istituzioni non avevano fatto praticamente nulla per venire incontro alle loro più elementari esigenze: terapie riabilitative (quando era possibile), assistenza alle famiglie, pensioni e inserimento nel mondo del lavoro. C’era una guerra da vincere e la classe dirigente dell’epoca non aveva tempo per questi ex- soldati sfortunati e così furono loro a fondare la loro associazione e a farla valere dopo la guerra.

Il centenario dell’Associazione mutilati è stato l’occasione per parlare davanti ad alcune classi quinte di quello che quotidianamente accadeva sui campi di battaglia della Grande Guerra.

L’impatto delle nuove armi fu devastante accanto al modo suicida con cui si mandavano le fanterie all’attacco di fronte al filo spinato e al fuoco serrato di fucili, cannoni e mitragliatrici. 

In particolare sono stati ricordati alcuni mutilati legnanesi i quali dopo mesi e anni di malattie e devastazioni subite dal proprio corpo dovettero poi fare i conti con le lungaggini della burocrazia e una difficile esistenza quotidiana una volta finita la guerra. 

[pubblicita] Giovanni Vignati ha poi ricordato gli scopi statutari dell’ANMIG, ovvero difendere i valori della democrazia e della libertà e soprattutto demistificare qualunque discorso di difesa o giustificazione delle guerre.

Il ricordo del padre mutilato (perse un occhio) e della dura prigionia in un campo di concentramento greco ha focalizzato l'attenzione degli studenti. Con molta semplicità Vignati ha ricordato il calvario del padre ma anche la sua grande tempra che gli permetteva di affrontare la vita quotidiana nonostante medici, terapie riabilitative e forti dolori in gran parte del corpo.

Una lezione di civiltà resa con modestia e semplicità.

Gruppo Centenario Ipsia e Sessantesimo Itis Bernocchi

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 26 Febbraio 2019
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