I medici legnanesi attivano il "Radiologico mobile" per accogliere la 101esima edizione del Giro d’Italia sbarcata oggi, lunedì 7 maggio, in Sicilia. Dopo aver seguito in "differita" la partenza del tour a Gerusalemme ecco che i dottori sono pronti a monitorare la salute della carovana che domani a Catania darà vita alla quarta tappa. 

Per la prima volta nella storia del ciclismo la partenza di una delle grandi corse a tappe è fuori dall’Europa. Un'occasione importante voluta per commemorare il campione Gino Bartali, riconosciuto "giusto tra le nazioni" per aver salvato 800 ebrei durante la guerra. E anche se non è stato possibile trasportare l'ambulatorio radiologico all'estero, il nosocomio di Legnano è stato ben rappresentato sul territorio israeliano. 

A Gerusalemme, infatti, ha presenziato il professor Giovanni Tredici, responsabile dello staff sanitario del Giro d’Italia che da sei anni collabora con l'Asst Milano Ovest per curare in tempo reale i corridori. Con lui anche Massimo Branca, vicedirettore del servizio sanitario al seguito del Giro d’Italia coordinatore dei soccorsi durante la gara.

Inoltre, in questi giorni fuori…. casa, i due medici erano in costante contatto con il tecnico della Radiologia legnanese Arconte Gatti. 

A partire dalla tappa sicula, i 176 atleti saranno seguiti dallo speciale ambulatorio su quattro ruote che assicurerà un pronto intervento nel caso di cadute sul percorso e la possibilità di effettuare tempestivi esami radiografici “sul posto”, per escludere fratture. L’ambulatorio è una vera e propria “sala raggi” in movimento: il ciclista infortunato viene visitato e i dati vengono inviati ai medici legnanesi, che a loro volta emettono una diagnosi. A collaborare il direttore dell’Unità operativa di Radiologia dell’Ospedale di Legnano, dottor Ivo Bergamo Andreis, i medici radiologi, i tecnici di radiologia Gatti, Eugenio Carugo, Claudio Mondellini e Matteo Bugatti, il coordinatore del pronto soccorso Franco Di Gilio e l’infermiere professionale in pronto soccorso Emanuele Bornaghi