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PD contro il DUP: «Dove sta l’interesse pubblico?»

Continua, ad un mese di distanza dalla seduta, la vivisezione dei Dem all'ultimo consiglio comunale

Dopo il bilancio di previsione, il documento unico di programmazione: continua, a distanza ormai di quasi un mese, la "vivisezione" del Partito Democratico all'ultimo consiglio comunale, cui i consiglieri Dem – per i quali di fatto dopo le dimissioni di massa dello scorso 27 marzo non è ancora intervenuta la surroga – non hanno preso parte, ritenendo l'assemblea «dimezzata e illegittima» nonostante il mancato stop del TAR alla seduta.

[pubblicita]Per via Bramante è una «visione inquietante» quella che emerge dal documento, e in particolare il capitolo dedicato alla "Gestione strategica del patrimonio e la programmazione in materia di lavori pubblici". «Per fortuna che le opere messe in campo a partire dal 2016 proseguono – sottolinea il PD –: gli investimenti ed interventi di manutenzione straordinaria sull’edilizia residenziale pubblica, le scuole, le strade ed il verde, il progetto "Integration Machine" che prevede la riqualificazione della ex casa di riposo Accorsi. Marcano invece una reale discontinuità tre progetti: la nuova biblioteca, la nuova sede degli uffici comunali nello stabile dell'ex Tribunale, l’estensione/riqualificazione della ZTL di Piazza San Magno. I tre progetti impegnano il 57% dei nuovi investimenti 2019: percentuale importante, che qualifica pesantemente la strategia che si sta perseguendo, parziale e inadeguata».

Un giudizio senza mezzi termini, dettato da diverse circostanze: «Due dei tre progetti non riguardano minimamente la rete dei servizi alla persona; tutti e tre i progetti sono discutibili, dal punto di vista del rapporto costi/benefici economici e sociali, ovvero quanta domanda sociale soddisfano le finalità delle opere e i soldi investiti; tutti e tre i progetti insistono sul centro Città, l’attenzione alle periferie è al di sotto di ogni benchè minima aspettativa». I Dem puntano il dito contro la scelta «inappropriata e "sprecona"» di costruire una nuova biblioteca anzichè «utilizzare e rivitalizzare il patrimonio pubblico dismesso» e contro le voci di spesa per il restyling del salotto della città e dell'ex palazzo di giustizia, «opere che di certo non soddisfano certo esigenze abitative, sociali, culturali ed economiche dei legnanesi». 

Quando invece la priorità secondo via Bramante dovrebbe guardare all'illuminazione pubblica: «Questa giunta ha stanziato per il 2019 solo 50mila euro per la manutenzione straordinaria, ovvero lo 0,57% dei nuovi investimenti. Riconosciamo che anche la giunta precedente si scontrò con la grande complessità del tema e percorse senza esito positivo diverse strade per individuare un gestore ad hoc. Ma rispondere a questa impellente domanda della popolazione con 50mila euro di stanziamento e la riproposizione di un altro studio/valutazione delle ammissibili forme di gestione della rete, senza alcuna indicazione di priorità di scelta e della tempistica di certo non fa ben sperare».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 11 Maggio 2019
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