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Accam, il Comune vuole cedere le quote ad Amga

In commissione passa la delibera che sostiene lo slittamento della chiusura dell'inceneritore al 2027 con lo studio di un passaggio delle quote ad Aemme Linea Ambienre per un ciclo completo dei rifiuti. 

Accam: a Legnano passa la linea per lo slittamento della chiusura al 2027 con l'ipotesi di un passaggio delle quote ad Amga. Maggioranza (quasi) compatta sul "salvataggio" dell'inceneritore di Borsano. Solo Stefano Quaglia, capogruppo di Legnano Futura nella coalizione che sostiene Fratus, ha votato contro in sede di commissione alla delibera che sarà portata in consiglio comunale lunedì 19 novembre.

Insieme a lui si è detto contrario Andrea Grattarola del M5S, la cui posizione ambientale è nota. Astensione, in attesa di arrivare con una decisione in consiglio comunale, da parte dei consiglieri comunali di Insieme Per Legnano e Partito Democratico, con quest'ultimo molto dubbioso sul piano industriale presentato, punto cardine della delibera. La consigliera democratica Rosaria Rotondi ha sollevato non poche questioni sulla sostenibilità degli investimenti (6 milioni circa), sulle risorse umane, sui costi della Tari «che aumentano negli anni» e non ultimo sulla raccolta puntuale che «nel nuovo Dup è diventata "possibile"» anche se il sindaco ha risposto che la sperimentazione inizierà nel 2019.

Il consulente del M5S, invece, ha insistito sulla ipotesi dell'ingresso in futuro di un privato in Accam, nonostante questa ipotesi sia stata esclusa dal direttore organizzativo del Comune Enrico Peruzzi a fronte del mantenimento della società in house. A lui il compito di sostenere il piano industriale, «il minore dei mali» per scongiurare il fallimento di una società che si trova di fronte ad un bivio e la cui chiusura comporterebbe lo smaltimento ad altri impianti con costi decisamente più alti e con trasporti più lunghi: «Fare viaggiare i rifiuti sulla strada è la cosa più stupida», ha sottolineato Peruzzi. 

La Lega Nord di Legnano si è quindi allineata con la posizione del sindaco forzista di Busto Arsizio Emanuele Antonelli, non sposando la linea del Carroccio bustocco che si è invece schierato contro il prolungamento della vita dell’inceneritore fino al 2027.

ACCAM IN AMGA – La delibera apre inoltre la strada ad un eventuale conferimento della partecipazione societaria di Accam ad Amga, «una strategia pensata per ricompattare il ciclo integrato dei rifiuti», ha spiegato Peruzzi. Un percorso che richiede una analisi per poi rimandare la decisione al consiglio comunale.

Redazione
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Pubblicato il 16 Novembre 2018
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