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Legnanesi tutti “vigilantes”: “Lasciamo alle autorità i controlli sulla mobilità”

4 Aprile 2020

Gentile Direttore, ho appena terminato di leggere il vostro articolo dal titolo “Alberto Centinaio: Legnanesi state a casa!”.
Premetto che la mia non vuole essere una contestazione alle norme vigenti in questo momento, che penso che debbano essere rispettate per tutta una serie di motivi.
Però, dal mio punto di vista ciò che scrivete nel vostro articolo è quantomeno impreciso e serve solo a inasprire gli animi già messi a dura prova dalla circostanza, oltre che ad aumentare la paura.
Voi scrivete “ Dalle 8 di questa mattina, con una telefonata che ci ha parlato di corso Italia percorso da auto in fila una all'altra, fino a sera è stato tutto un susseguirsi di legnanesi arrabbiati e preoccupati nel vedere quanto siano inosservate le indicazioni sugli spostamenti in città.” Ma io mi chiedo come facciano i Legnanesi dalle loro finestre e balconi a sapere per certo che ci siano state inosservanze …. hanno visto le forze dell’ordine fermare e multare queste persone? Non credo … avrei capito se aveste scritto “legnanesi preoccupati dal numero elevato di auto che chiedevano maggiori controlli perché temevano inosservanze” … sarebbe stato più corretto. 
Con tutto il rispetto poi per il dr. Centinaio … ha fornito semplicemente il numero di auto che ha visto passare, anche lui senza sapere perché fossero in movimento. Già la specifica “auto private” è imprecisa: il dr Centinaio sa, per esempio, che molti di quelli che oggi fanno consegne a casa fino a ieri non ci pensavano proprio e che adesso usano le loro auto per farlo? 
Siamo al punto di dover mettere un cartello sul tetto dell’auto “sto andando a lavorare …
Sto andando a fare la spesa per 15 giorni … ecc.” per evitare di sentirci gridare “criminale”?!!
Non penso che a Legnano non ci siano persone che non rispettano le regole, penso però che sia compito delle autorità preposte il controllo e la determinazione della legalità o meno dei comportamenti. Penso inoltre che nel riportare le notizie sia necessario essere precisi, nel caso specifico si può fare la considerazione che in effetti ci sono molte auto in movimento e invitare la cittadinanza al rispetto delle regole e non dire “le auto che circolavano nella tal via stavano contravvenendo le disposizioni”.
Mi ripeto, questa quarantena sta mettendo a dura prova le persone, gettare benzina sul fuoco in questo momento è inutile e pericoloso.  Ci sono già stati casi in cui persone che si spostavano per motivi legittimi sono state insultate o peggio da gente che nemmeno li conosceva … davvero vogliamo arrivare a tanto anche a Legnano? 
Vi ringrazio per la vostra attenzione e vi auguro una buona giornata

Silvia


(m.tajè) – Analisi molto attenta quella della nostra lettrice, da convididere soprattutto sulla necessità di un attento uso delle parole. Soprattutto, in questo periodo, un utilizzo superficiale può fare danni quanto un virus.
Resta, comunque, un problema già reso noto in passato. Ci riferiamo alla manca di infomazioni precise non solo in ambito di diffusione del contagio, perchè sappiamo bene che i dati della Regione non considerano i positivi che si curano a domicilio, ma anche di persone e mezzi che circolano in città. Se le autorità fornissero il numero delle persone/mezzi controllati e quello delle eventuali sanzioni, avemmo un quadro preciso della situazione. Così invece hanno spazio le supposizioni e le verità più diverse.

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