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Una storia di esuberi a scuola, di numeri e soprattutto di discriminazione

18 Febbraio 2020

Riceviamo e condividiamo lo sfogo di un genitore che, come tanti, in queste ore sta vivendo un dramma di cui nessuno pare si sta occupando. QUI L'INTERVISTA ALLA PRESIDE DEL LICEO CAVALLERI CHE ASSICURA DI AVERE FATTO IL POSSIBILE PER RICAVARE NUOVI POSTI MA LA SCUOLA È AL LIMITE


Buongiorno Ministro, con questa lettera intendo renderla partecipe del dramma che in queste ore stanno vivendo molte famiglie escluse da alcuni licei della Lombardia (con numeri fra l'altro esorbitanti) e costrette a scegliere in modo casuale il percorso di studi che i propri figli avevano scelto con cura.
Sono la mamma di Camilla, una tredicenne che coltiva il sogno di diventare un giorno ostetrica: è una ragazzina sveglia, brillante e determinata che sin da piccola ha dimostrato di avere le idee chiare sui suoi obbiettivi. 
Ama la letteratura e per questo sognava di studiare il latino, è affascinata dalle materie che classicamente appartengono alla sfera delle scienze umane e non ha avuto alcun dubbio sulla scelta del suo percorso di studi: IL LICEO DELLE SCIENZE UMANE.
Questo indirizzo di liceo è sembrato sin da subito tagliato apposta per lei, a noi genitori, così come agli insegnanti delle secondaria di primo grado, che hanno appoggiato questa scelta col consiglio orientativo.
Abbiamo partecipato all'Open Day del LICEO CAVALLERI DI PARABIAGO e la ragazza ha partecipato con interesse ed entusiasmo alle microlezioni organizzate per gli studenti delle future classi prime.
Abitiamo a LEGNANO e mia figlia frequenta la scuola MEDIA STATALE UNGARETTI appartenente all'ICS CARDUCCI DI SAN VITTORE OLONA.
Non risiedendo nel COMUNE DI PARABIAGO la domanda di mia figlia e di tanti altri ragazzi non è neppure stata considerata per un sorteggio.
130 esuberi (90, secondo quanto ha spiegato la dirigente scolastica del liceo Cavalleri, ndr), questi sembrano essere i numeri ed altrettanto numerosi gli esuberi del LICEO CRESPI di BUSTO ARSIZIO. Su Legnano l'alternativa è solo privata paritaria, nonostante l'impegno economico e la nostra situazione familiare (abbiamo tre figli e a tutti vorremmo garantire il meglio) avremmo anche considerato quest'opzione, se il rifiuto della domanda non fosse avvenuto solo la scorsa settimana, nel pomeriggio di Mercoledì 12 Febbraio e con l'urgenza di indicare entro le 12 del giorno successivo una scuola alternativa, una scuola alternativa che non c'è se non scelta in fretta e a caso.
Attualmente la domanda di iscrizione di mia figlia e di ben quattro delle sue amiche è stata smistata all'ISTITUTO TORNO DI CASTANO, l'unico disposto ad accoglierci, ma per tanti altri ragazzi non vi è nemmeno questa possibilità, che non è la migliore in ogni caso, perché prevede un percorso di studi con un taglio decisamente diverso da quello che avevamo in mente.
Comprendo che il Vostro lavoro dipenda dai numeri, ma ci tengo a ricordarLe che dietro quei numeri ci sono i sogni infranti di ragazzi che si apprestano a fare partire il proprio percorso di studi col piede sbagliato e con l' amaro in bocca di un'ingiustizia, quella di essere DISCRIMINATI perché residenti a LEGNANO, quella di essere stati trattati, appunto , come numeri.
Insegno a mia figlia che "la vita non è tutta rose e fiori e che se vuoi andare vanti devi lavorare sodo e saper fare la differenza" :  in un periodo storico dove per i giovani è sempre più difficile realizzarsi nella vita l'unica speranza resta la passione per quello che si fa e non posso accettare di non tentare, almeno, di darle questa possibilità.
Mi aspetto da Lei , Ministro, una risposta: cosa direbbe a mia figlia se fosse la sua? e tutti gli altri ragazzi che in lacrime e con smarrimento tornano da scuola sperando che i  noi genitori abbiamo trovato una soluzione a questo problema.
Ho sentito tutte le segreterie che potevo sentire, da.Varese, Rho,.Como, Saronno e pur considerando tutte le difficoltà del caso, ma una soluzione, da sola, non sono riuscita a trovarla: questi ragazzi sono il futuro del nostro Paese, non dovremmo mai dimenticarcene e mi aspetto che Lei per prima non lo faccia.
La ringrazio dell'attenzione 
E La saluto cordialmente

Monica

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