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Lavoro e giovani, Antonio Sassi scrive a Confindustria

7 Giugno 2018

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Antonio Sassi, referente della Parrocchia S. Teresa del BG Capofila progetto “PREVENIRE la dispersione, il disagio e la disoccupazione giovanile, e indirizzata al dott. Andrea Massari di Confindustria in merito all'articolo: Federmeccanica, quasi un'impresa su due non trova forza lavoro

Egr. dott Andrea Massari, gruppo metalmeccanico di Confindustria Alto Milanese.

Ho letto con vivo interesse le sue dichiarazioni riportate sulle pagine di Legnanonews e le dico subito che possiamo aiutarla ma ci serve un piccolo investimento. Mi occupo da 30 anni di formazione professionale di giovani e adulti (da 2 nell’ente di IeFP delle salesiane con 6 sedi in Lombardia di cui 1 a Castellanza seguendo l’alternanza formativa – individualizzata e fino a 500 h all’anno per tutti i nostri allievi – e l’apprendistato di primo livello – oltre 80 allievi stanno facendo gli esami finali a conclusione di un anno di formazione+lavoro retribuito) e condivido molte delle sue osservazioni. Sicuramente uno dei problemi del sistema educativo italiano è una generale “debolezza” dell’Orientamento: oggi si fa informazione e “marketing” scolastico più che un intervento mirato a far scoprire ai giovani quali talenti hanno e soprattutto dove si possono far fruttare, cosa serve ed è richiesto dal mercato del lavoro. E spesso l’idea di alcune professioni è legata a stereotipi non corrispondenti al reale. Anche e proprio per questo, in quanto legnanese, mi impegno da anni nell’ambito di RELE’, la Rete Educativa Legnanese, composta dalle Scuole Medie, da alcune Scuole Superiori (tra cui l’ISIS Bernocchi) e CFP, dai doposcuola e dal privato sociale che si occupa di educazione, istruzione e formazione dei giovani. Stiamo gestendo il progetto “PREVENIRE la dispersione, il disagio e la disoccupazione giovanile” proprio attraverso interventi di “orientamento” vero: brevi moduli per far scoprire ai ragazzi delle medie il proprio potenziale “tecnico-operativo” (il lavoro con le mani spesso impossibile con i programmi ministeriali) e soprattutto quali professioni il territorio chiede (facendoli vedere loro direttamente) e con quali percorsi scolastici-formativi è possibile accedervi (sperimentando direttamente mentre fanno l’ultima classe le lezioni di formazione tecnica – ad es. proprio al corso meccanico del Bernocchi). Insomma: un intervento molto concreto per avvicinare mondo della scuola e ragazzi al mondo del lavoro. Nella mia esperienza quando i ragazzi scoprono questi percorsi, poi si appassionano e diventano dei tecnici “unici: Ma sfortunatamente con tutta probabilità non potremo realizzare questo progetto: infatti il finanziamento necessario a realizzare questi interventi (potenzialmente già ottenuto) diventa per noi disponibile se riusciamo a farne versare il 20% da parte di terzi all’ente erogatore (la Fondazione Ticino Olona, emanazione locale della Fondazione Cariplo che li rimetterà a disposizione del nostro territorio raddoppiati). E dopo quasi un anno che chiediamo alla città e alla zona di aiutarci abbiamo raccolto solo il 50%. Mi spiace quasi dirlo: abbiamo chiesto anche a Confindustria Alto Milanese (come a molti altri), che però ha declinato. Invece ad esempio Confartigianato ha aderito e sostiene il progetto. Non ci servono solo soldi: ci servono anche aziende disposte ad ospitare delle visite e/o esperti che possano fare da “testimonial” delle professioni. Con i ragazzi spesso l’unico modo di far capire certe cose è fargliele fare e fargliele vedere! Rilancio a lei questa richiesta: sono a sua completa disposizione per fornire tutti i dettagli del progetto. Ci mancano 1.400 € (e a noi ne arriverebbero 7.000€) e abbiamo tempo ancora una decina di giorni. Altrimenti dovremo limitarci a fare metà delle attività previste.

Antonio Sassi

Referente della Parrocchia S. Teresa del BG Capofila progetto “PREVENIRE la dispersione, il disagio e la disoccupazione giovanile”

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