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Busto Garolfo, a Villa Brentano “Men, Women & Conscience”

Un confronto serrato tra universo femminile e maschile, sintetizzato dal dialogo ultimo attraverso la coscienza universale

Un confronto serrato tra universo femminile e maschile, sintetizzato dal dialogo ultimo attraverso la coscienza universale. É questo il succo del lavoro di confronto artistico tra le sensibilità di Galiano, Biondo, Carnaghi e Sokolovski. Quattro artisti europei con alle spalle un percorso di esposizioni internazionali. Quattro differenti medium artistici.

Elyse Galiano è nata nel 1980 a Strasburgo, in Francia, vive e lavora a Bruxelles, in Belgio. Dopo la sua formazione in arti applicate a Strasburgo, ha studiato belle arti a Besançon, città francese, dove ha completato il master di livello nel 2004. La sua opera artistica intreccia sartoria e installazione. Elyse tratta i capelli naturali utilizzandoli come materiali di installazioni scultoree. Il suo particolare utilizzo dei capelli, è dovuto ad un esplicito interesse per la storia femminile e il ruolo delle donne nella società. 

Nazareno Biondo, Torino 1985, ha completato la sua formazione artistica all'Accademia Albertina di Belle Arti. Dal 2008 partecipa a simposi di scultura nazionali e internazionali, vincendo premi e concorsi e realizzando monumenti. Nell’opera di Biondo il marmo di Carrara diventa riflessione sul tempo e sul concetto di abbandono, traendo ispirazione tanto da prodotti di uso comune, quanto dalle icone consumistiche del nostro tempo. Si spiegano così nel marmo una serie di oggetti riconoscibili e incredibilmente riprodotti nel marmo.

Riccardo Carnaghi, nato a Legnano nel 1993, artista e architetto laureato al Politecnico di Milano. Affianca alla pratica professionale una ricerca artistica con la consapevolezza che il progetto architettonico va affrontato come opera d’arte. La sua produzione artistica è quindi una continua analisi dei temi che caratterizzano l’architettura con l’intento di usare queste conoscenze al fine di potenziarne la ricerca estetica. I suoi lavori, presenti in collezioni private in Europa, America e Medio Oriente, si possono definire come indagine analitica delle forme proprie dell’architettura attraverso le figure del corpo umano.

Krzysztof Sokolovski, nato nel 1985 a Eišiškės in Lituania. Dal 2003 vive e crea in Polonia. Si è laureato all'Università di tecnologia di Danzica (facoltà di ingegneria energetica) e all'Accademia di Belle Arti di Varsavia (facoltà di pittura). Con il suo percorso di ricerca artistica crea l’Arte Neosacrale: dipinti, oggetti luminosi, installazioni e pittura monumentale. Il suo approccio è estremamente moderno – reinterpreta l'icona tradizionale, rimanendo fedele alla vecchia tecnica e alla precisione artigianale, grazie alla quale le opere trasudano bellezza spirituale e materiale. Le opere di Sokolovski si possono trovare in musei e collezioni private in Polonia e all'estero. È autore di diverse monumentali policromie murarie, di cui la più importante è la cappella neosacrale nel Convento delle suore Salesiane a Gerusalemme.

L’esposizione, disposta nelle tre sale principali di Villa Brentano percorre un’analisi dei due universi, maschile (visualizzato dalle sculture di Biondo e dalle grafiche di Carnaghi) e femminile (installazioni di Galiano), con le loro contraddizioni e problematiche, inserite nel contesto contemporaneo urbano. Il tutto è in definitiva sintetizzato dalla riflessione ultima di Sokolovski sulla coscienza universale, che riunisce e proietta verso dimensioni superiori, universi paralleli, entità sottili

La mostra apre al pubblico sabato 9 febbraio alle 17.30 e sarà visitabile fino al 2 marzo, da martedì a sabato dalle 14.30 alle 18.00 a Villa Brentano, in via Magenta a Busto Garolfo.

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 31 Gennaio 2019
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