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Rsa Sant’Erasmo: 51 gli ospiti positivi, 46 i decessi da gennaio

Il test è stato effettuato sugli 85 ospiti presenti - In fase di conclusione i tamponi sugli operatori - Grave anche la situazione economica: «Rsa del territorio uniamoci».  IL PALIO E L'OASI: OSPITI E OPERATORI TUTTI SOTTOPOSTI AL TAMPONE DONATA A LEGNANO UNA STRUTTURA MOBILE PER I MALATI COVID

Trasparenti fini dall'inizio della pandemia, gli amministratori della Rsa Sant'Erasmo di Legnano hanno presentato alla stampa i risultati dei tamponi, effettuati sugli 85 ospiti presenti nella struttura dopo ripetute e insistenti richieste alle autorità competenti. Di questi, 51 ospiti sono risultati positivi, 5 debolmente positivi e 29 negativi.

I tamponi sono stati eseguiti anche sugli operatori della struttura: 59 sono stati già processati mentre altri 30 sono stati eseguiti nella mattinata di oggi, 30 aprile

Sui 59 tamponi già analizzati, 32 sono stati eseguiti da Ats su personale che era a casa in malattia, con un risultato di 16 operatori positivi e 16 negativi. Altri 27 sono stati eseguiti dalla Rsa e sono risultati 7 operatori positivi, 4 debolmente positivi e 16 negativi. Di questi, 13 erano in servizio e 14 in malattia. Di quelli in servizio, due erano positivi ma asintomatici e sono stati allontanati dal posto di lavoro: «Questi dati – ha commentato il direttore della struttura, Livio Frigoli – confermano quanto già affermato in precedenza, ovvero che alcuni operatori erano realmente malati, altri no. In generale i numeri sono preoccupanti ma tanti dei positivi hanno presentato i sintomi 15 giorni fa e la speranza è che possano uscire dalla malattia».

Alto anche il numero dei decessi, 46 da gennaio ad oggi, 30 in più rispetto a quelli registrati nello stesso periodo lo scorso anno: «Del totale dei decessi – ha spiegato il direttore della Rsa – riteniamo che almeno 16 non siano riconducibili a covid, mentre altre 7 anziani deceduti erano già molto malati con anche sintomi da covid» Cinque i deceduti accertati covid.

Una situazione che preoccupa fortemente la Rsa,  non solo per i decessi e il numero dei positivi ma anche sotto il profilo ecomomico: «La gravità – ha spiegato Frigoli – inizia ad essere anche economica e siamo preoccupati per la continuità dell'attività. Quaranta ospiti in meno, significa avere il 25% in meno di fatturato. O Regione Lombardia capisce che la situazione è grave e si fa carico delle Rsa del territorio o ci troveremo in grandi difficoltà: noi puntiamo al pareggio di bilancio, non abbiamo mai speculato per ricavare utili e questo calo di fatturato può uccidere la struttura».

La conferenza stampa è stata interrotta dall'arrivo a sorpresa dell'Ats che ha effettuato un controllo sulla struttura: «Sono contento che siano venuto a controllarci, perchè siamo convinti di avere fatto del nostro meglio ma anche di avere fatti errori – ha concluso Frigoli – errori che abbiamo fatto perchè non siamo un ospedale e che potevano essere evitati con uno scambio di informazioni, di controlli e di consigli, e soprattutto se avessimo avuto in sede un infettivologo i primi giorni della pandemia. La speranza, ora, è di potere fare ancora meglio e trovare soluzioni unendoci con tutte le Rsa del territorio in un coordinamento». La proposta di un coordinamento tra Rsa del territorio è stata lanciata dal presidente della Rsa Sant'Erasmo, Domenico Godano, «considerate le criticità che sono comuni per tutti», ha spiegato il presidente annunciato una riunione delle associazioni di categoria in corso in Regione nella mattinata. «Uniti possiamo fare arrivare la nostra voce ancora più forte», è il messaggio lanciato dalla Sant'Erasmo che ora deve essere raccolto dalla altre residenze della zona. 

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 30 Aprile 2020
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