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Ristruttura con soldi pubblici, arrestato direttore municipalizzata di Castellanza

Indagati anche una farmacista e un imprenditore di una ditta di infissi di Legnano  L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE  "OCCORRE MASSIMA CHIAREZZA"

AGGIORNAMENTO 5 MAGGIO 2020: ASSOLTO ROMANÒ, 8 MESI PER L'EX DIRETTORE

Aveva ristrutturato casa con i soldi della municipalizzate che dirige e favorito una dipendente. Questa mattina, 6 novembre, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Varese, hanno arrestato il Direttore Generale della Castellanza Servizi, Paolo Ramolini. I militari hanno notificato all’indagato lgli arresti domiciliari emessi dal G.I.P. del Tribunale di Busto Arsizio. L’uomo dovrà rispondere dei reati di peculato e truffa aggravata ai danni di ente pubblico.

L'arresto scaturisce da un’indagine svolta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Varese in collaborazione con la Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura della Repubblica di Busto Arsizio, nonché con la collaborazione della Compagnia della Guardia di Finanza di Saronno.

L’indagine, denominata “Windows” e partita dalla denuncia (fondamentale) di una dipendente della municipalizzata, è durata circa tre mesi – da aprile a giugno del 2018 – ed ha consentito di far luce sull’illecita gestione della società “C.S.P". (Castellanza Servizi Patrimonio), attiva dai servizi farmaceutici a quelli cimiteriali, dalla gestione e manutenzione di centri sportivi, alla gestione del patrimonio immobiliare e delle mense scolastiche.

I SOLDI DELLA MUNICIPALIZZATA PER RISTRUTTURARE LA CASA DELLA FIGLIA

[pubblicita] In particolare si è riscontrato che il direttore generale della società, rivestendo la qualità di incaricato di pubblico servizio, aveva fatto realizzare lavori nell’immobile di proprietà della figlia, con costi a carico della municipalizzata, per oltre 13 mila euro. Questa la somma accertata dagli investigatori a seguito della denuncia, che è stata fondamentale per le indagini. Non è possibile sapere se anche in altre occasioni l'indagato avesse utilizzato lo stesso modus operandi. 

COMPLICE UN IMPRENDITORE LEGNANESE

Indagato anche un imprenditore 61enne, titolare di una ditta di infissi di Legnano, che emetteva alcune fatture apparentemente riguardanti i lavori di manutenzione relativi ad immobili di proprietà della Castellanza Servizi, ma in realtà relativi ai serramenti installati nell’abitazione della figlia del direttore generale della stessa. Tutte fatture non superiori ai 5mila euro che potevano essere liquidate direttamente dal direttore senza ulteriori passaggi e controlli. 

FAVORITISMI ALLA FARMACISTA

Il direttore aveva inoltre validato orari lavorativi non corrispondenti al vero di una delle sue dipendenti, la direttrice della farmacia comunale di Castellanza. Quest'ultima, 42enne di Castellanza, è indagata con l'accusa di aver indebitamente percepito una retribuzione per oltre 50 ore lavorative mai prestate, poiché assente all’estero o in altra provincia insieme allo stesso direttore generale.

Nel maggio di quest'anno la Guardia di Finanza era stata nella sede di Castellanza Servizi per una perquisizione di documenti. Poco prima, il 29 aprile, si era dimesso l’amministratore unico Carlo Veronelli, ufficialmente per motivi professionali. Figura mai sostituita. 

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 06 Novembre 2019
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