A luglio i genitori degli alunni della nuova scuola di via Di Vittorio di Nerviano avevano lanciato il loro grido d'allarme: se a settembre non sarebbe stato risolto il problema delle temperature troppo alte all'interno delle aule (anche oltre i 30 gradi), i figli non sarebbero tornati sui banchi. Settembre è arrivato e il suono della prima campanella è ormai imminente.

L'assessore ai lavori pubblici Nazzareno Rimondi, da parte sua, assicura che qualche primo piccolo passo per avere una soluzione immediata per settembre è stato fatto. «Stiamo mettendo mano per rendere possibile l'apertura delle finestre a vasistas (a "ribalta") e valutando un'eventuale ulteriore apertura controllata – spiega Rimondi -. Con il tecnico, inoltre, stiamo rimodulando il ricambio e riciclo dell'aria e lo studio per eventuali barriere esterne anti-irraggiamento, attualmente fatto da tende interne». Nei prossimi giorni, prima del rientro previsto degli alunni, inoltre, verranno sostituiti i vetri danneggiati. «Si trattava di un difetto tecnico contestato alla ditta – aggiunge l'assessore -, non, come ventilato da alcuni, di problemi dati dalle temperature».

[pubblicita] La scuola di via Di Vittorio, al momento, non prevede un sistema di aria condizionata o di frangisole. Proprio quest'ultima era stata la richiesta dell'opposizione attraverso una mozione bocciata in consiglio comunale. Rimondi spiega che si sta studiando l'adozione di questo sistema come soluzione a lungo termine. Con il rientro tra i banchi di scuola si vedrà anche se le misure adottate dal Comune risulteranno sufficienti a garantire a piccoli alunni e personale un ambiente idoneo o se la situazione di emergenza vissuta negli ultimi giorni dell'anno scolastico 2018/2019 si ripresenterà.