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Canegrate, 200mila euro per rilanciare il quartiere Valverde

Il progetto "Valverde: quartiere attivo e solidale" prevede due livelli: un laboratorio sociale e inclusione attiva

Il rilancio del quartiere Valverde passa anche dall'inclusione sociale e dalla legalità. Ne è convinto il Comune di Canegrate, che guida il progetto "Valverde: quartiere attivo e solidale" con il coinvolgimento di Aler, cooperativa La Cordata, cooperativa Elaborando e Afol Eurolavoro. Un progetto valido, secondo Regione Lombardia, tanto da vincere 200mila euro tramite un bando.

La firma al protocollo di parternariato è stata siglata oggi, martedì 11. Un segno importante secondo il sindaco di Canegrate Roberto Colombo. «Il fatto che le istituzioni, insieme, lavorino e siano vicine alla gente è un ottimo segnale – il commento del primo cittadino –. Nessuno deve sentirsi abbandonato in questo paese».

Il progetto sul quartiere Valverde – incastonato tra le vie Bologna, Terni e Ancona e anche recentemente oggetto di richieste di più attenzione – prevede numerose attività articolate su due livelli e che si svilupperanno nei prossimi due anni. Con il laboratorio sociale si vuole migliorare la qualità di vita degli abitanti del quartiere, lo stato di manutenzione delle parti comuni dei palazzi, del verde e degli orti urbani, prevenire situazioni di conflitto e di tensione, mediazione comunitaria, contrastare e ridurre  le situazioni di morosità (spesso incolpevole), il degrado, il senso di marginalità e di insicurezza, promuovere l’autogestione come strumento, anche culturale, di cura e rispetto del proprio ambiente di vita. Attraverso la fase successiva, quella dell'inclusione attiva, invece, si attiveranno percorsi di accompagnamento al lavoro e, se possibile, anche di esperienze retribuite per una parte dei partecipanti al laboratorio sociale.

«L'obiettivo – ha spiegato l'assessore ai servizi sociali Franca Meraviglia -, è quello di superare il concetto di quartiere popolare come periferia sociale del paese. Vogliamo ricreare un senso di appartenenza e dignità nell'abitare le case popolari. Il nostro è senza dubbio un obiettivo ambizioso, lo sappiamo, e vogliamo che quanto verrà fatto nei due anni del progetto venga portato avanti anche oltre, che rimanga come patrimonio culturale e umano degli abitanti del quartiere Valverde». «Con "quartiere attivo e solidale" – ha aggiunto Meraviglia – vogliamo che i cittadini, che spesso si sentono portatori solamente di bisogni, si rendano conto anche delle risorse che hanno».

Redazione
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Pubblicato il 11 Dicembre 2018
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