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Banda musicale a rischio scioglimento, la Lega interroga l’amministrazione

La Lega sangiorgese punta il dito contro la mancanza di iniziative per individuare nuovi componenti, i locali inadeguati e gli strumenti inutilizzati per mancanza di manutenzione 

In copertina, una foto di repertorio del Corpo Musicale Sangiorgese in corteo durante le celebrazioni per il 25 aprile.


Sul Corpo Musicale Sangiorgese pende la spada di Damocle dello scioglimento: lo ribadisce a gran voce la Lega sangiorgese, che durante l'ultima seduta consiliare ha acceso i riflettori del Parlamentino cittadino sulle «crescenti difficoltà di gestione del corpo musicale», la cui «condanna allo scioglimento» rischia di diventare inevitabile. E proprio per questo il Carroccio ha interrogato la giunta "targata" Vivere San Giorgio su iniziative, tempi e modalità con cui intende attiivarsi per la «rivitalizzazione del corpo musicale sangiorgese».

«La banda musicale sangiorgese rappresenta la presenza di un pezzo di storia e di cultura della nostra comunità – ha spiegato Roberta Mezzenzana -, in grado di costituire un polo di aggregazione che negli anni ha coinvolto oltre 600 ragazzi e in questi anni ha svolto quindi anche una funzione sociale, adoperandosi in modo volontario e gratuito e impegnandosi anche nel reperire fondi per sostenere la propria attività». 

Tre, soprattutto, le criticità contro cui ha puntato il dito la Lega: la mancanza di iniziative avviate «da questa e dalla passata amministrazione per pubblicizzare le attività del corpo musicale sangiorgese all'interno delle scuole e quindi favorire la partecipazione degli alunni», i diversi strumenti musicali che «giacciono inutilizzati per l'assenza dei fondi necessari alla loro manutenzione» e i locali riservati all'attività del gruppo che «risultano inadeguati per spazio e stato manutentivo». 

«Dal 2012, anno di insediamento di questa amministrazione, a tutt'oggi il totale dei contributi (erogati a favore della banda musicale sangiorgese, ndr) riportati agli atti ammonta a 36.650 euro, con una media annua di circa 6.100 euro – ha ribattuto l'assessore alla cultura Claudio Ruggeri -. Se togliamo quei contributi che, per via di collaborazioni che la banda ha intrapreso con altre realtà del territorio, non sono rientrati nella disponibilità effettiva della banda, il totale dei contributi dal 2012 si attesta a circa 29mila euro, media all'anno 4.433 euro. Dal calcolo sono comunque esclusi i progetti musicali nelle scuole finanziati dal piano di diritto allo studio fino al 2016 ed erogati alla banda direttamente dalla scuola. Nessun altra associazione culturale riceve o ha ricevuto contributi di questa portata».

«La banda da anni svolge progetti nella scuola primaria finanziati dall'amministrazione e dal 2015 il progetto è stato esteso ad alcune classi delle scuole secondarie – ha aggiunto l'assessore alla partita –. Non sono mancate in questi anni iniziative di promozione a sostegno delle attività della banda, dagli appelli sul periodico comunale alle richieste di supporto e vicinanza alla banda in occasione delle feste di fine anno scolastico e dei concerti di Natale e del 2 giugno. Gli strumenti, le divise e le attrezzature di cui dispone la banda sono ad essa affidati perchè ne curino l'efficienza e la manutenzione. Qualora i fondi erogati dall'amministrazione non dovessero essere sufficienti, è facoltà della banda stessa di reperire fondi attraverso donazioni e sponsorizzazioni. In occasione della manutenzione dei locali mensa a seguito del recente rinnovo dell'appalto della ristorazione scolastica, si è provveduto ad intervenire anche nel locale sede della banda».

«Il sostegno economico da solo non può però sopperire alla carenza di elementi che negli anni si è acuita, portando alla situazione attuale di impossibilità di garantire i servizi – ha concluso Ruggeri –. I progetti nelle scuole non hanno dato il risultato sperato di raccogliere nuovi elementi da inserire tra i propri musicisti. Neanche la collaborazione con la scuola di musica Paganini, tra alti e bassi, ha sortito risultati in tal senso. Per qualche tempo la banda ha potuto beneficiare dell'apporto di elementi provenienti da bande dei paesi vicini. Questa soluzione non può necessariamente durare all'infinito. La posizione di questa amministrazione è quella di cercare soluzioni volte all'unione o alla fusione tra bande, proprio perchè lo scioglimento non diventerebbe più uno spettro, ma una realtà».

La questione sembra però destinata a rimanere, almeno per il momento, aperta, dato che le spiegazioni non hanno convinto la Lega, soprattutto per quanto riguarda lo stato del locale destinato a sede della banda e l'individuazione di nuovi componenti del gruppo musicale. 

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 23 Luglio 2018
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