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Esplosione di Rescaldina, Cucchi “chiama” Parabiago alla solidarietà

Il sindaco Cucchi ha fatto appello ai suoi concittadini affinchè si attivino, ognuno come può, per aiutare Rescaldina nella gestione dell'emergenza 

Aggiornamento del 17 aprile – La comunità e il sindaco di Rescaldina ringraziano tutti e fanno sapere che non servono più vestiti, né biancheria per la casa, ma chi volesse ancora aiutare potrà farlo attraverso una donazione. L'indicazione, infatti, è quella del versamento sul conto corrente indicato nel sito del comune di Rescaldina.


Raffaele Cucchi chiama a raccolta i parabiaghesi per aiutare Rescaldina. L'esplosione che lo scorso 31 marzo ha causato il crollo parziale di una palazzina di via Brianza, infatti, ha lasciato 12 famiglie senza casa, vestiti, auto: in una parola, «senza nulla».

Proprio per questo, il primo cittadino di Parabiago ha fatto appello ai suoi concittadini per tendere la mano alla comunità guidata da Michele Cattaneo. «Il crollo di via Brianza nel comune di Rescaldina – spiega Cucchi – ha scosso l’intero territorio, che ora si sta attivando rispondendo all’appello del sindaco Cattaneo nel chiedere aiuto per meglio gestire l’emergenza delle 12 famiglie coinvolte e rimaste senza casa, vestiti, auto, ovvero rimaste senza nulla. Dato lo stato di inagibilità dell’immobile crollato, serve trovare soluzioni abitative che possano essere stabili per alcuni mesi se non, in alcuni casi, definitive. Servono, quindi, mobili, biancheria, vestiti, buoni acquisto, offerte economiche, tecnici per la progettazione, ma anche immobili arredati e tutto ciò che possa servire a una famiglia rimasta senza niente».

«La situazione di queste 12 famiglie è davvero drammatica – conclude Raffaele Cucchi –. Esprimo piena solidarietà al comune di Rescaldina e invito ciascuno di noi ad attivarsi, ognuno per come può, rispetto a questa emergenza».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 16 Aprile 2018
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