Si torna a parlare della ex Casa Balilla di via Milano. Avverrà nel prossimo consiglio comunale grazie a una interrogazione del pentastellato Andrea Grattarola, per vere chiarimenti sullo stato dell'edificio.

Nel 1933, anno della sua inaugurazione, la Casa del Balilla, ospitava la palestra più grande della Lombardia. Fu progettata dall'architetto  Giuseppe Moro e dell'ingegnere Giorgio Laneve comunalesecondo uno stile architettonico razionalista e al taglio del nastro partecipò il gerarca fascista Renato Ricci.  Dal 1937 al 1943 la struttura ospitò la Gioventù italiana del littorio, organizzazione giovanile fascista in cui confluì anche l'opera nazionale balilla. Dopo la fine della seconda guerra mondiale, in seguito alla caduta del fascismo, la struttura è stata destinata a vari scopi, tra cui a sede di scuole (come ad esempio alcune aule del liceo) e di associazioni sportive locali, per poi essere abbandonata in anni più recenti.

Da allora l'edificio è rimasto pertanto inutilizzato con tutte le problematiche legate a degrado e sicurezza. Risalirebbe al 2001 un accordo di programma con la Città Metropolitana per un progetto di riqualificazione di cui non si è mai saputo nulla. Successivamente il Comune dovrebbe avere effettuato un intervento per la messa in sicurezza, ma ad oggi non sono chiare le competenze e la proprietà.

A riportare la questione in consiglio comunale è oggi il consigliere del Movimento 5 Stelle Andrea Grattarola, che ha depositato una interrogazione con la quale chiede chiarimenti sullo stabile. Attraverso questa interrogazione il consigliere chiede quale sia la volontà politica della giunta rispetto alla presa in carico del problema, sempre che l'immobile in questione sia nella disponibilità del Comune, essendo stato in passato siglato un accordo di programma con l'allora Provincia di Milano.