Ecco il nuovo Commissariato di Pubblica Sicurezza di via Ugo Foscolo. Stamattina, venerdì 30 marzo, è stata inaugurata la rinnovata sede della Polizia di Stato di Busto Arsizio. Dopo anni di permanenza nei limitati spazi del palazzo municipale, il Commissariato ha ora a disposizione una sede adeguata alle esigenze agli operatori della Polizia di Stato che sono ora nelle condizioni di svolgere al meglio il loro compito per garantire la sicurezza della Città e del territorio. 

Alla cerimonia di presentazione hanno presenziato il governatore Maroni (per la seconda volta in città negli ultimi 15 giorni), oltre al prefetto Giorgio Zanzi, ad alcuni parlamentari e consiglieri regionali, al presidente del tribunale di Busto e al Procuratore della Repubblica, ai sindaci del territorio che fanno riferimento al commissariato di Busto, ai vertici provinciali e locali delle Forze dell’ordine. 

A fare gli onori di casa il questore Giovanni Pepè e il primo dirigente del Commissariato Franco Novati, accanto al sindaco Emanuele Antonelli e alla sua Giunta. Come si ricorderà, l’immobile in cui si trova il Commissariato, è stato per anni sede degli Uffici ENEL. Acquisito dalla Sparim s.p.a., dopo anni di inutilizzo, è stato ceduto all’Amministrazione comunale nell’ambito del Piano casa regionale e infine, grazie all’indirizzo espresso dal Patto per la Sicurezza voluto dal Ministro dell’Interno e siglato dall’Amministrazione Comunale e dalla Prefettura, è stata individuata la nuova destinazione d’uso.

L’edificio (circa 1.300 mq su due piani), occupato dal Commissariato dallo scorso mese di dicembre, è stato completamente ristrutturato da Agesp tra il 2014 e il 2015.

Oltre alle opere edili e strutturali (copertura, serramenti, bagni, distribuzione interna dei locali), sono stati rifatti gli impianti tecnologici (compreso l’impianto di videosorveglianza), secondo le necessità del Commissariato. Sono stati creati gli spazi per la sala operativa, la sala fermati, gli sportelli di front-office, la sala d’attesa, l’archivio. Sono stati inoltre predisposti gli impianti per il recupero, in una fase successiva, del piano interrato e del secondo piano. I lavori sono stati effettuati mantenendo inalterate le pregevoli caratteristiche storiche ed architettoniche dell’edificio, che risale agli anni ’20.

La facciata principale mostra infatti un impianto classico, definito da linee sobrie e pulite, spesso con richiami ad elementi neoclassici come i timpani posti sopra alle finestre e le bifore poste al primo piano. Si notano inoltre elementi che richiamano l’Art Decò, come i disegni geometrici che decorano le cornici delle finestre del piano terra e la chiave di volta dello stesso portone principale. Gusto tipicamente Decò anche per la ringhiera dello scalone principale, per i decori in gesso dei soffitti e per il gioco di figure geometriche concentriche dei pavimenti. Di pregio sono anche la bussola dell’ingresso principale e gli stipiti delle porte. 

Un obiettivo centrato per l’Amministrazione comunale, ben augurante anche per una nuova sfida: lo spostamento del Comando dei Carabinieri nella sede di via Bellini.