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Parabiago chiede a Roma il rimborso di un milione di euro

La richiesta alla luce del pronunciamento della Corte Costituzionale sull’illegittimità dei tagli introdotti dalla ‘spending review’

Il Comune di Parabiago chiede al Governo il rimborso oltre un milione di euro: a tanto ammontavamo i tagli dei trasferimenti statali subiti dall'ente locale nel 2013, che oggi vengono chiesti indietro a fronte di una sentenza della Corte Costituzionale che ha «dichiarato illegittimi i tagli dei trasferimenti statali verso gli enti locali introdotti dal Governo Monti, la cosiddetta legge sulla "spending review"».

La lettera indirizzata al Presidente del Consiglio dei Ministri, ai Ministri dell’Economia e dell’Interno, è stata inviata oggi, 24 marzo, a mezzo posta certificata, dal sindaco di Parabiago. La cifra esatta è di 1.100.574,07 di euro.

L’illegittimità costituzionale del provvedimento, secondo il sindaco Cucchi, consiste nella violazione della normativa sull’autonomia finanziaria riconosciuta agli enti locali, in altre parole la legge sulla ‘spending review’ è stata approvata senza alcun coinvolgimento degli enti interessati e destinatari del provvedimento stesso ("palesemente in contrasto con l’art.119 della Costituzione", sottolinea Cucchi).

A seguito dell’applicazione della legge e i conseguenti mancati trasferimenti dalla Stato agli enti locali, il comune di Parabiago per l’anno 2013 ha subito un taglio delle entrate erariali pari a 1.100.574,07 che ora, alla luce del pronunciamento della Corte Costituzionale, chiede di diritto al netto degli interessi attivi.

«Più di un milione di euro non sono noccioline per un comune come Parabiago – afferma il sindaco Raffaele Cucchi Se penso alla fatica che abbiamo dovuto fare per assicurare ugualmente la qualità dei servizi rivolti ai cittadini e a quante cose avremmo potuto fare in più per la città con quei trasferimenti, la mia rabbia per la cattiva gestione finanziaria dello Stato centrale, aumenta. Per il nostro comune la ‘spending review’ ha, infatti, determinato problemi nella programmazione economico-finanziaria e, in particolare, nella stesura e nell’approvazione del bilancio di previsione 2013. Ora attendiamo fiduciosi che la nostra richiesta scritta sia presa in carico dal Presidente del Consiglio e dai Ministri interessati affinché il nostro comune torni in possesso delle somme che gli spettano».

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 24 Marzo 2017
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