Quantcast

Tra Hiv e stereotipi: parla Vittorio Agnoletto

L'incontro si è svolto nella sede del circolo Arci a Villa Cortese

«Ma è mai possibile che nessuno si occupi più di fare prevenzione?» parole importanti, quelle pronunciate da Vittorio Agnoletto al circolo Arci di Villa Cortese. Politico, medico e attivista, Agnoletto ha partecipato alla fondazione della Lega Italiana per la Lotta contro l'Aids e ne diventa presidente nazionale dal 1992 al 2001. L'incontro, organizzato per parlare di diffusione e prevenzione dell'HIV,ha attirato una trentina di persone.

Tra Hiv e stereotipi, è innegabile, di Aids non si parla ancora abbastanza. Il numero di persone che contraggono il virus continua a crescere, in prima posizione si trova l'Africa subsahriana, in coda troviamo l'Europa dell'est e l'Asia centrale. Farmaci costosi, non in grado di guarire, ma semplicemente di prolungare molto la vita delle persone. Monopolio delle multinazionali, che possono stabilire il prezzo che vogliono. Scenario scoraggiante per la questione dell'accesso ai farmaci, tutt'oggi un problema da non sottovalutare.

«Ogni anno, in Italia, abbiamo tra le 3500 nuove infezioni, ma parlare di Aids è ancora un problema perchè significa parlare anche di rapporti sessuali e di questo non si vuole parlare!» ha continuato Agnoletto. Dopo alcuni anni, le persone in terapia sviluppano una resistenza ai farmaci, quindi c'è la necessità di passare a cure più forti, conviene, quindi, alle multinazionali che la malattia si cronicizzi.

 La ricerca più importante per un vaccino venne realizzata grazie alla collaborazione tra ricercatori statunitensi e thailandesi.  Il farmaco, testato su 16.000 volontari, con il 30% di efficacia, non entrò in commercio.

Disinformazione perpetrata anche dai mass media, che negli anni 80' iniziano ad associare la malattia ad omosessualità e tossicodipendenza, luogo comune di un'Italia alla ricerca di un capro espiatorio. ''Se lo conosci lo eviti,se lo conosci non ti uccide'', così recitava lo slogan di una campagna di prevenzione. Nel corso degli anni, nelle campagne di informazione, si è cercato di puntare su elementi positivi,evitando la promozione dell’ignoranza.

L’evento ha visto la collaborazione di Altomilanese LGBT con un banchetto informativo. Michael Moroni, componente dell'associazione, ha affermato:«La collaborazione tra Altomilanese LGBT e il circolo Arci di Villa Cortese per invitare Vittorio Agnoletto a parlare di HIV è fondamentale, in quanto per anni l’Aids è stata vista come la malattia dei gay e dei tossicodipendenti, non solo perché l’epidemia scoppiò nella comunità LGBT statunitense ma anche per una cattiva informazione sul tema, che per anni ha puntato il dito contro gli omosessuali, visti come untori. Nonostante tutto,il luogo comune è difficile da rompere e quindi è necessaria una corretta informazione sul tema sia per le persone omosessuali, che risultano essere la prima categoria di persone tra le nuove infezioni, sia per le persone eterosessuali, che non devono credersi immuni. Basta un rapporto non protetto per infettarsi: per questo bisogna sempre proteggersi​».

Redazione
info@legnanonews.com
Noi della redazione di LegnanoNews abbiamo a cuore l'informazione del nostro territorio e cerchiamo di essere sempre in prima linea per informarvi in modo puntuale.
Pubblicato il 14 Marzo 2017
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore