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Nuove conferme per il farmaco per la cura del tumore targato Nerviano

Una pubblicazione su Cancer Discovery descrive i risultati positivi ottenuti dal farmaco entrectinib, sviluppato da una molecola nata dalla ricerca nel centro di Nerviano

Nuove conferme sembrano arrivare per quanto riguarda l'efficacia del entrectinib, il nuovo farmaco antitumorale realizzato a partire da una molecola nata dalla ricerca italiana del Centro Ricerche di Nerviano. Lo sviluppo clinico del farmaco era partito al Niguarda Cancer Center e all'Istituto Nazionale dei Tumori ed era poi stato e espanso su scala mondiale attraverso l'azienda farmaceutica americana Ignyta. Ora è una pubblicazione sulla rivista scientifica Cancer Discovery a descrivere i risultati ottenuti in due sperimentazioni cliniche di fase 1 (il primo passo dello sviluppo clinico di un farmaco in pazienti con tumore) che hanno riguardato sino ad oggi centri ospedalieri di Europa, Asia e America.

Il lavoro è firmato tra gli altri da  Salvatore Siena, Direttore del Dipartimento di Ematologia e Oncologia di Niguarda, e Filippo de Braud, Direttore del Dipartimento Oncologico dell'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. I due sono professori di Oncologia Medica all'Università Statale di Milano.

"Lo studio raccoglie i risultati dei due trial condotti su un totale di 119 pazienti. Dei 25 casi che mostravano le caratteristiche idonee per la terapia a base di entrectinib il 79% ha risposto al trattamento, evidenziando inoltre un ottimo profilo di tollerabilità – riferiscono i portavoce di Nervianmo Medical Science – . Nello specifico per i 3 pazienti con riarrangamenti dei geni NTRK1/2/3 (tumore del polmone non a piccole cellule –NSCLC-, carcinoma delle ghiandole salivari -MASC e tumore colon retto) il tasso di risposta alla terapia è stato del 100% con una completa scomparsa delle metastasi cerebrali per il paziente in terapia per NSCLC".
 
“Questi risultati positivi delineano le potenzialità di entrectinib come terapia per pazienti con tumori che presentano i bersagli molecolari TRK e ROS-1 – sottolinea Salvatore Siena, primo autore della ricerca, Direttore del Dipartimento di Ematologia e Oncologia del Grande Ospedale Metropolitano Niguarda di Milano e Professore dell’Università degli Studi di Milano – Guardiamo con molta attenzione al nuovo farmaco, che per la sua versatilità si è dimostrato efficace per tanti tipi di tumori e in grado di agire sulle neoplasie cerebrali”.

“Va considerato che per la prima volta – precisa Filippo de Braud, autore principale della stessa ricerca, Direttore del Dipartimento Oncologico, dell’Istituto Tumori di Milano e Professore dell’Università degli Studi di Milano – una sperimentazione di fase I ha portato a voler sviluppare un farmaco in un basket trial su tumori diversi basandosi sulle loro caratteristiche molecolari e non sull'istologia. Tutto ciò è entusiasmante ed estremamente innovativo perchè ci stiamo spostando da una classificazione istologica ad una molecolare per terapie sempre più efficaci”.

R.R.
 

Redazione
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Pubblicato il 17 Febbraio 2017
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