Sfiducia Lazzarini, Fratus chiede chiarezza: “il voto sia palese”
Il primo cittadino potrebbe chiedere il voto palese e non segreto come invece deciso dalla conferenza dei capigruppo.
Quella di martedì 19 marzo si candida a diventare una delle sedute consiliari più "calde" di questa prima parte di mandato, per la giunta guidata da Gianbattista Fratus: il Parlamentino di Palazzo Malinverni, infatti, sarà chiamato a discutere – a porte chiuse – la mozione di sfiducia presentata dalle minoranze nei confronti dell'assessore alle opere pubbliche Chiara Lazzarini.
[pubblicita] Il provvedimento – con il quale le opposizioni avevano denunciato «incompatibilità politica» e «possibili conflitti di interesse istituzionale» a carico dell'assessore per le vicende legate alla presidenza di Chiara Lazzarini in Amga – non sembra preoccupare il sindaco, tornato a ribadire che si tratta di «una mozione priva di qualsiasi valore giuridico». Rimane però il peso politico del documento, e proprio per questo il primo cittadino vuole chiarezza. Da qui l'intenzione di chiedere il voto palese e non segreto per la mozione, andando così contro la decisione della conferenza dei capigruppo. «Voglio sapere chi deciderà di votare a favore della mozione», ha chiarito il sindaco pronto a mandare fuori dalla maggiornaza eventuali franchi tiratori.
Sarà comunque il "verdetto" del Consiglio Comunale a dire se e quanto la maggioranza targata Lega-Forza Italia-Fratelli d'Italia sia ancora solida.
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