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Atletica Sangiorgese, capolavoro per Jemai e Palumbo

Si sono chiusi a Pescara i campionati italiani assoluti di atletica leggera e una volta ancora hanno regalato conferme e soddisfazioni ai Draghi di San Giorgio su Legnano

Si sono chiusi a Pescara i campionati italiani assoluti di atletica leggera e una volta ancora hanno regalato conferme e soddisfazioni ai Draghi di San Giorgio su Legnano.

Sara Jemai, gruppo sportivo Esercito, nella stagione del rientro dopo l’infortunio che l’ha costretta ai box per 17 mesi, scrive una delle pagine più belle della sua carriera e dell’atletica italiana in una serata magica. Federica Palumbo, in un crescendo wagneriano, alla sesta prova con una gara da cineteca nel giavellotto prima agguanta il bronzo, poi con un 800 da capogiro mette i sigilli su una medaglia d’argento dal peso specifico incalcolabile. 

Due ori e due argenti nelle ultime quattro stagioni nell’eptathlon per la campionessa di Cerro Maggiore che veste i colori dell’Atletica Sangiorgese, a conferma di una continuità impressionante e di un talento cristallino ed indiscutibile. Gara dopo gara, Federica prima stenta nei 100 ostacoli, poi conferma le doti da saltatrice nell’alto per chiudere una prima giornata con due risultati non eccezionali nel getto del peso e nei 200 metri. La seconda giornata è tutt’altra faccenda. La riscossa parte dalla pedana del lungo, passa per quella del giavellotto e chiude con il doppio giro di pista: 800 metri che sigillano una prestazione straordinaria e riconfermano Federica al vertice dell’eptathlon italiano.

La gara di Sara Jemai è già storia, probabilmente la più bella gara mai disputata in Italia nel giavellotto a livello femminile. Tre giavellottiste in 20 centimetri, 57.93 Carolina Visca delle fiamme gialle, 58.02 Zara Bani delle fiamme azzurre, 58.19 per Sara Jemai porta colori del gruppo sportivo Esercito. Spallata dopo spallata, in un avvincente testa a testa le valchirie del giavellotto spostano di prepotenza l’occhio di bue dello stadio di Pescara dalla pedana dell’alto a quella dei lanci, rubando scena e sipario ad Half Barb Tamberi che stenta, e mentre Andrew Howe viene squalificato nella finale dei 200 arriva il capolavoro della Jemai, fino a ieri 46° del ranking mondiale si ritrova oggi ad attaccare quella 32° piazza che col nuovo regolamento potrebbe farle sognare le olimpiadi di Tokyo.

Carlo Giulioni

Foto ripresa dal sito ufficiale della Fidal

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 10 Settembre 2018
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