Riceviamo e pubblichiamo l'intervista a cura dell'ufficio stampa della clinica, al dottor Benedetto Mangiavillano che ha inizia la sua collaborazione con Humanitas Mater Domini

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In qualità di Responsabile, il dottor Benedetto Mangiavillano inizia la sua collaborazione con Humanitas Mater Domini e porta con sé competenze ed esperienza circa la diagnosi ed i trattamenti endoscopici delle patologie del pancreas e delle vie biliari, riguardo le tecniche di polipectomia, mucosectomia.

Conosciamo meglio il dottor Benedetto Mangiavillano

Lo specialista ha conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia presso il Campus Bio-Medico di Roma, e la specializzazione in Gastroenterologia all’Università Vita-Salute San Raffaele a Milano. La carriera medica ha visto il dottor Mangiavillano collaborare con l’Ospedale San Paolo – Polo Universitario, con l’Istituto Ospedaliero di Sanremo ed ha recentemente effettuato uno stage sull’ecoendoscopia (EUS) presso la Clinique du Trocadero di Parigi, sempre in veste di Dirigente di I livello. Da oggi sarà il Servizio di Endoscopia Digestiva ad avvalersi delle competenze del nuovo primario.

Una panoramica del Servizio di Endoscopia Digestiva

Attualmente, nell’Istituto di Castellanza sono effettuati diversi trattamenti, con focus sul tratto gastroenterico superiore, inferiore e delle vie biliari. «Tra le procedure endoscopiche diagnostiche ed operative – afferma il dottor Mangiavillano – si eseguono la gastroscopia (diagnostica ed operativa), la protesi dell’esofago, del colon, del duodeno, la ERCP (Colangio-pancreatografia endoscopica retrograda). Nel nostro Servizio, inoltre, la colonscopia (diagnostica ed operativa) viene praticata al paziente in sedazione profonda con assistenza anestesiologica, garantendo maggiore serenità al paziente». Cosa aspettarsi per il futuro? Le tecniche in endoscopia vanno incontro ad evoluzioni e cambiamenti.

«In Humanitas Mater Domini – spiega il responsabile – sarà presto possibile eseguire la gastroscopia per via transnasale che si esegue dal naso (e non dalla bocca), con un endoscopio del calibro di circa 5 mm. E’ un esame ben tollerato dal paziente e non necessita di una sedazione per vena, ma solo di uno spray anestetico a livello del naso e della gola. Come nella gastroscopia tradizionale, anche durante la gastroscopia transnasale si possono effettuare biopsie. Ulteriore evoluzione, sarà la possibilità di eseguire anche l’ecoendoscopia (con o senza il ricorso alla sedazione profonda), una procedura ancora appannaggio di poche strutture ospedaliere».

Per ulteriori approfondimenti sul Servizio di Endoscopia, è possibile visitare il sito www.materdomini.it