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I servizi Asl nell’ex ospedale di Legnano

Si riparla di "Cittadella della fragilità", ma intanto Legnano perde il corso di laurea infermieristica...

Con l'avvio del cantiere per ampliare il pronto soccorso di Magenta e con il trasloco del corso di laurea infermieristica dall'ex ospedale di Legnano al Fornaroli, si torna a parlare della "Cittadella della fragilità". Infatti, mentre gli insegnati dello speciale corso si stanno organizzando per tornare nel magentino, diversi uffici dell'Asl Milano1 presenti in città stanno scocciando gli scatoloni per trasferirsi negli spazi del vecchio nosocomio cittadino.

Non si tratta di un pesce d'aprile bensì del progetto confermato mercoledì 1 aprile dallo stesso Mario Mantovani assessore regionale alla Salute e pienamente condiviso da Massimo Garavaglia assessore regionale Economia, presenti Carla Dotti direttore generale dell'azienda ospedaliera di Legnano, Giorgio Scivoletto direttore generale della Asl Milano1 e Luca Del Gobbo consigliere regionale ed ex sindaco di Magenta. Le novità sono state presentate nell'aula Biasoli alla presenza di numerosi medici tra cui il primario Antonino Mazzone direttore del dipartimento di Area Medica, Massimo Lombardo direttore Sanitario dell'A.O., Daniela Bianchi direttore amministrativo, Enrica Massimo direttore medico.

Dunque, nell'ex complesso sanitario i legnanesi, oltre al Poliambulatorio, potranno accedere a diversi servizi Asl tra cui il Noa dipartimento delle interdipendenze e l'Arpa. Da sottolineare che il consultorio resterà nel Parco Ex-Ila.

Durante l'incontro è stato affermato che per l'ampliamento del pronto soccorso verranno impiegati 3 milioni e 600mila euro, mentre per avviare la prima fase, riguardante il riutilizzo degli spazi dell'ex nosocomio di Legnano, saranno stanziati 5 milioni. Cifre importanti che, secondo l'assessore Garavaglia, «ribadiscono quanto la Regione continui a investire sulla Sanità tenendo, soprattutto, conto di tutti i recenti tagli attuati dal Governo. La Regione è ottimista e perciò investe». Poi l'assessore ha sottolineato: «Abbiamo anche l'intenzione di ridurre i ticket sanitari in maniera importante e con Mario Mantovani se ne decideranno le modalità. L'obiettivo – ha concluso l'assessore – è molto semplice: diventare la regione con i ticket più bassi d'Italia».

Del Gobbo  si è dichiarato soddisfatto in quanto «finalmente, si concretizzano gli effetti di un percorso avviato diversi anni fa, quando ricoprivo la carica di sindaco proprio a Magenta. La chiusura della scuola infermieri nel 1996 aveva rappresentato una grande perdita non solo per la città, ma per tutto il territorio del magentino. La ricostituzione della struttura formativa di assoluto prestigio potrà contare su uno spazio maggiore e ospitare a Magenta fino a 100 allievi».

A spiegare le fasi di ottimizzazione degli spazi è stato l'assessore Mantovani«Si partirà con il trasferimento del corso di laurea infermieristica, che occuperà gli spazi ora dell'Asl, la quale troverà collocazione nella palazzina retrostante al Fornaroli e, quindi, resterà un servizio interno al nosocomio magentino. Prossimamente si avvierà il cantiere per l'ampliamento del pronto soccorso dell'Ospedale di Magenta. Nel contempo nel blocco 1 che contempla gli edifici storici del vecchio ospedale di Legnano saranno rianimati dagli uffici legnanesi dell'Asl Milano1. Quest'anno poi procederemo con l'azienda ospedaliera di Legnano per riformulare il bando di vendita del monoblocco».

Mantovani ha poi aggiunto: «In dettaglio l'area del vecchio ospedale di Legnano  sarà interessata da un progetto che prevede anche aree destinate a servizi sanitari dedicati alle persone fragili con un grande spazio verde aperto al pubblico. Progetto finanziato con 4 milioni di euro da parte di Regione Lombardia più 1 milione di euro da parte del Comune. Sono quindi felice della sinergia tra Regione Lombardia, ASL e Azienda Ospedaliera».

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 02 Aprile 2015
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