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LEGNANO VERSO IL REGISTRO DELLE UNIONI CIVILI

Il regolamento presentato in Commissione dal gruppo Rilegnano con il voto contrario di Insieme per Legnano (maggioranza) e Fratelli d'Italia - Il Pdl si è astenuto...

La città di Legnano verso l'adozione del registro delle Unioni Civili. Un riconoscimento simbolico di un legame per chi si vuole bene,  uno strumento amministrativo che, dal lato pratico, permette anche alle coppie di fatto di accedere a tutti quei servizi e bandi promossi dall’ente locale, garantendo loro diritti e doveri. 

Il regolamento comunale sulle Unioni Civili è stato presentato ieri sera dal consigliere di RiLegnano (nella maggioranza), Davide Crepaldi, ai membri della commissione congiunta  “affari generali, macchina comunale, sviluppo partecipativo” e  “welfare locale e servizi alla persona". "Il nostro gruppo – ha spiegato –  lo vede come punto importante perché questa iniziativa è nata da un dialogo con la città.  Si tratta di uno strumento amministrativo già adottato da oltre 80 Comuni che non può andare sopra la legge sovranazionale". Come funziona?  La coppia si presenta all' anagrafe e dichiara il rapporto affettivo e lo stato famiglia. Per la cancellazione da registro è sufficiente che venga meno il rapporto affettivo o subentri un cambio di residenza. 

MAGGIORANZA DIVISA

Il provvedimento non convince però l'intera maggioranza: il gruppo di "Insieme per Legnano" ha infatti votato contro l'istituzione del registro, giudicato uno strumento amministrativo inutile, "in quanto – ha motivato la consigliera Serena Selmo c'è già una legge, udite udite, che rilascia alle coppie conviventi l'accesso ai medesimi servizi comunali. Si tratta della "famiglia anagrafica" regolata da una legge dello Stato, il DPR 223/89. In questo rientrano anche i legami affettivi. La nostra non è una contestazione di principio, crediamo però si stia dando al registro delle Unioni Civili un' enfasi cultulare ridimensionata nella realtà". Dello stesso parere il consigliere Lorenzo Radice che avrebbe capito maggiormente una mozione per sensibilizzare il Parlamento a colmare un gap legislativo sulle unioni civili che necessita un regolamento a livello nazionale: "Metto da parte la mia fede cristiana – ha spiegato – ma vedo in questo provvedimento un'ambiguità di fondo".

Anche se non c'è ancora una posizione ufficiale del Partito Democratico la consigliera del Pd Tiziana Colombo ha votato a favore del nuovo strumento. 

IL SI DI M5S, SINISTRA LEGNANESE E IDV

"Sul principio dei diritti, più ce ne sono e più si allargano meglio è per tutti", ha dichiarato il consigliere Giuseppe Marazzini sottolineando l'importanza del legame affettivo, mentre Daniele Berti ha posto una serie di domande: "Il registro costa poco, che fatica ci fa? Fosse una sola coppia a chiederlo,sarebbe un buon motivo per votare a favore. Noi votiamo si,  così riempiamo il vuoto che si è creato nella maggioranza". Favorevole anche il consigliere dell'Idv Raffaele Giordano che quest'anno festeggia i suoi  50 anni di matrimonio: "Che senso ha negare a queste coppie la possibilità di iscriversi ad un registro?", la sua considerazione.

IL PDL SI ASTIENE

Salima Taje, avvocato esperto per RiLegnano, ha spiegato che la peculiarità del registro delle unioni civili è quella di colmare il gap tra l'unione basata su vincoli effettivi e il matrimonio. Ma qual è questo Gap? Ha chiesto la consigliera del Pdl Daniela Colombo: "Mi sembra che si voglia restringere ancora di più  la famiglia anagrafica andando solamente ad aggravare l'anagrafe di nuove competenze – ha spiegato – Se volete sensibilizzare il Governo, fatelo con una raccolta firma per un referendum. Casa e asili sono già un diritto per i conviventi".  "Non ho timore a passare per ideologico – ha aggiunto il consigliere Luciano Guidi – in questo registro c'e un contenuto etico,  guardiamo a quanto male o bene può fare questa legge. Mi chiedo però se domani il nostro Sindaco porterà anche questo provvedimento  durante la sua visita al Papa". I due consiglieri si sono astenuti.

ALL'ETA' DELLA PIETRA

Il consigliere di Fratelli D'Italia, Domenico Gangemi, dopo avere ricordato che un analogo provvedimento è già stato messo ai voti e bocciato durante il primo mandato Cozzi, non ha infive esitato ad ammettere che "su questo argomento sono rimasto all'età della pietra e non posso che votare contro". 

Ora la mano passa al consiglio comunale che dovrà approvare il regolamento. Con i voti a favore di M5Stelle, Sinistra LEGNANESE e Ivd  il provvedimento dovrebbe passare anche senza l'appoggio di Insieme Per Legnano. Sempre che il Pd non riservi sorprese. 

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Qui il video realizzato da RiLegnano con il regolamento

valeria arini

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 17 Settembre 2013
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