Dopo la scomparsa di Giancarlo Ferrario, volontario del trasporto, un altro lutto ha colpito e sconvolto la città e gli uffici comunali in particolare: nel pomeriggio di ieri, martedì 3 marzo, è scomparso tragicamente Fabio Mangoni, 56 anni, dipendente comunale dal luglio del 2001.

Fabio aveva sempre lavorato in Segreteria Generale e da otto anni era stato trasferito, per sua volontà, alla biblioteca civica di via Brisa.

Le colleghe che per anni hanno lavorato al suo fianco lo ricordano come un ragazzo, sensibile, sempre pronto a dare una mano agli altri, anche quando era immerso nei problemi, anche quando la vita si era dimostrata con lui ingenerosa e lo aveva messo a dura prova. 

Era un grande sportivo: tesserato da anni dell’Atletica Parabiago, negli ultimi tempi si era appassionato di corsa in montagna. 

Fabio lascia la moglie, Annarita e la figlia, Giorgia: a loro l’Amministrazione Comunale e tutti i colleghi indirizzano un abbraccio lungo e affettuoso.

La volontà Fabio era sempre stata quella di avere un funerale con rito civile e il sindaco Borghi, per andare incontro a questa volontà, ha concesso gli spazi di Villa Corvini, anche come segno dell’affetto e della stima dell’Amministrazione, nei suoi confronti.

Il consiglio comunale di ieri sera si è aperto con un minuto di silnzio per Fabio.