Anche questo fine settimana, The Floating Piers, la passerella sul Lago d'Iseo, è stata presa d'assalto dai turisti, con 10mila persone in coda già dalle 9. I treni e le navette in direzione Floating Piers sono stati bloccati dalle prime ore del mattino e la Polizia stradale ha chiuso le uscite per Iseo, Sulzano, Sale Marasino e Marone della statale 510. 

Il prefetto di Brescia, Valerio Valenti, intervistato da Radio 24, ha aperto una speranza sulla riapertura notturna: «Non escludo che da lunedì o martedì si possa tornare a riaprire la passerella anche di notte – ha detto a Radio24 – per poterla rendere godibile e fruibile anche con la luna». Il provvedimento per la chiusura notturna, ha spiegato, è stato un provvedimento opportuno «sia perché è richiesto dall'organizzazione per poter rammendare la struttura nella parte del tessuto, o per riparare eventuali danni, ma anche per la piccola isola di Monte Isola, che in questi giorni si è trasformata in un centro di fortissima attrazione turistica e che necessita di essere pulita». Nessuna proroga, invece, dopo il 3 luglio. «Certamente abbiamo provato a sondare la sua disponibilità a modificare i termini del contratto, per così dire» ha raccontato il prefetto, «ma chi conosce l'artista sa che queste sono proposte irricevibili: Christo ha individuato in 15 giorni il tempo massimo per l'installazione».

Intanto il Codacons a preparare un esposto che depositerà lunedì alla Corte dei Conti della Lombardia chiedendo di verificare i costi e il caos collegabili all'evento che va avanti fino al 3 luglio. «Dalle ambulanze ai soccorsi, dalle evacuazioni al blocco dei treni, passando per la gestione della sicurezza e dell'ordine pubblico – spiega il Codacons – la passerella ha determinato spese a carico degli enti e delle istituzioni locali, costi che gravano interamente sulla collettività, e che potrebbero rappresentare uno spreco di risorse pubbliche».