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Lettore in cattedra: “Adesso, vi spiego io le lettere firmate, non firmate, anonime, ecc. ecc.”

22 Dicembre 2014

Riceviamo e pubblichiamo:

Illustrissimo Signor direttore
Oggi (21-12-2014) mi è capitato di leggere uno scritto dal titolo …firmato Marco Tajé e pubblicato su Legnano News il 13-7-2013 – 1944 visualizzazioni.
 
Dissento per diversi motivi:

1- Una circostanza è “assolutamente certa”: io non credo che su questa terra mai ci possa essere “una circostanza assolutamente certa”. Forse Legnano è un’eccezione
2 – “noi non pubblichiamo lettere anonime, nel senso di non conoscere chi le invia”: il Battaglia, vol 1 pag 506, alla voce anonimo, punto 4, – Lettera anonima dice: intenzionalmente (la sottolineatura è mia) non firmata dal mittente, il quale vuole evitare in tutti i modi che la propria identità venga riconosciuta. Non nel senso di non conoscere voi chi la invia. Quello che conta è l’intenzionalità  di non farsi riconoscere da parte del mittente , non che siate voi a non conoscere chi la invia. Voi potreste sapere benissimo chi è chi le invia, basta che il mittente metta la firma di un altro! con la vostra definizione di lettera anonima comincio ad avere dei sospetti su come funzionano le cosiddette “veline anonime” che si dice circolino all’interno delle redazioni dei giornali, e non solo dei giornali. Se lei me lo concede, vorrei farle una domanda: lei è  a conoscenza di qualche “velina anonima” pervenuta alla redazione del suo giornale in busta chiusa, regolarmente affrancata e con tanto di timbro  dell’Ufficio Postale di partenza? Se lei ne ha, non ci dica chi le ha firmate, ma ci dica almeno la provenienza e la data del timbro postale di partenza. Grazie.
3 – “quando riceviamo messaggi di cui non sappiano i dati del mittente, chiediamo sempre di comunicarli per iscritto”. Ma se non sapete i dati del mittente, a chi li chiedete? forse a voi stessi? e sempre? E perché lo chiedete per iscritto? E’ meglio che lei per ora non risponda a questa domanda. Mi riservo però di rifargliela in un’altra sede.
4 – circa la firma integrale la rimando all’aneddoto di Carducci 
5 – “Il lettore ha l’ultima parola”: non è vero! l’ultima parola è la sua! perché è lei il “DIRETTORE RESPONSABILE”.  Trovo su Wikipedia: “In Italia il direttore responsabile è  il giornalista (professionista o pubblicista) che guida un giornale e risponde di fronte alla legge di ciò che è pubblicato (art. 57 del codice penale). Il direttore rappresenta e impersonifica il giornale”
6 – “…è in crescita il numero di quelli che chiedono di non pubblicare la loro firma.” Ho l’impressione che il suo redattore faccia un po’ di confusione. Chi desidera che il proprio nome non venga dato in pasto ai vostri lettori vi chiede di pubblicare la lettera con la chiusura “lettera firmata”. E se questi è una persona di media onestà e di media intelligenza aggiunge un “Post Scriptum” col quale dichiara le proprie generalità. E se è nella condizione di ottenere il parere di un legale onesto e competente, cosa non facile per “il numero (ma sono i numeri che vi scrivono o le persone?) di quanti vi chiedono di non pubblicare la loro firma” dovrebbe anche  sapere che la legge sulla Privacy lo tutela. La legge sulla Privacy, della quale Tajè fa sfoggio, c’entra quanto i cavoli c’entrano con la merenda. La legge sulla Privacy vieta/ordina, non consente.
7 – “… capacità di esporsi senza timori …”. Il Battaglia, vol V pag 392 alla voce esporre/esporsi al punto 9. dice: far correre a qualcuno (anche a sè stessi, questa è una mia aggiunta) il pericolo di un danno, ordinariamente grave, o della stessa morte; causargli perdite, rovine, pene disgrazie, mali fisici o morali e al punto 10  dice: arrischiare, porre a repentaglio, sacrificate (la vita, la salute, i beni materiali o spirituali). Sempre il Battaglia, vol xx pag1040 , alla voce timore dice: sentimento di ansia, apprensione, incertezza che si prova nell’imminenza di un pericolo, reale o supposto, o nei confronti di persone percepite come  minacciose; inquietudine, smarrimento; paura.
8 – parafrasando le parole di un noto polacco raccomanderei alle persone che vi scrivono: abbiate paura di certe persone, per voi e per il vostro prossimo!

Lettera firmata


Il nostro amico lettore può dissentire fin che vuole e invocare tutti i grandi della Letteratura italiana, dal Carducci al Battaglia, ma questo non cambia la nostra linea editoriale. E rimane certa (anzi, certissima!) una circostanza: noi pubblichiamo solo lettere di chi, con noi, si manifesta in maniera trasparente. Punto.

marco tajé

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