18 Febbraio 2013

Egr. Direttore, qui di seguito vorrei ringraziare il signor Marco Levati per la sua risposta del 13 febbraio alla mia lettera del giorno 8 febbraio riguardante il consigliere comunale Stefano Quaglia, facendogli presente che anche io conosco il sindaco della nostra citta da parecchi anni oltre conoscere il signor Quaglia.

Qui mi voglio scusare con il signor Marco Levati, che probabilmente, anzi certamente, di politica ne sa più  di me, non voglio ricordare qui di seguito tutti gli antefatti al quale il signor Levati ha risposto, per quanto riguarda la vecchia politica vorrei fare presente cosa intenderebbe lui per nuova politica, visto le  mie carenze in merito.

Per quanto riguarda le scelte degli uomini da parte del sindaco, avvenuta da parte sua autonomamente senza ascoltare nessuno dei membri della coalizione (cosi sembrerebbe ), come  scritto dal sig. Levati, ne prendo atto e ne sono contento. Cosi facendo non ha accontentato nessuno della coalizione che lo ha eletto e dovrebbe  avere le mani più  libere in consiglio comunale. Però per proseguire dovrà avere l'appoggio della coalizione e del suo partito (il PD) , che sembrerebbe abbia contribuito alla sua elezione. Le regole della democrazia contemplano che un sindaco governa  finché  ha la fiducia del consiglio comunale, perché  il sindaco non è un uomo solo al comando.

Non volevo rispondere alla lettera del signor Levati, mi sono deciso pochi minuti fa dopo avere letto le osservazioni  del consigliere Quaglia sul suo blog in merito a questa vicenda.

Voglio ringraziare le molte persone che dopo il mio scritto a "legnanonews" mi hanno contattato sia per strada che telefonicamente, non avrei mai immaginato che così tante persone,  anche quelle che non mi aspettavo, seguissero cosi da vicino le vicende legnanesi. E da ultimo, signor  Quaglia, per favore torni a informare come  sempre ha fatto in modo obiettivo i cittadini  legnanesi .Questa è una richiesta che non viene solo da me.
                                                                                                                                                                                Distinti saluti
                                                                                                                                                                                Giancarlo Biaggi