Città Metropolitana, avanti tutta verso l’area omogenea dell’Alto Milanese
Si è svolto a Legnano il convegno “Legnano e l’Alto Milanese, da protagonisti nella Città Metropolitana” con esperti sul tema - Busto Arsizio vede ancora troppi ostacoli...
(v.arini) – Città Metropolitana, avanti tutta verso la costituzione dell'area omogenea dell'Alto Milanese ma con ancora tanti dubbi e incertezze.
Si è svolto questa mattina (17 maggio) nell’aula consiliare del Comune di Legnano il convegno dal titolo “Legnano e l’Alto Milanese, da protagonisti nella Città Metropolitana”.
Ospiti d'eccezione, Piergiorgio Monaci, direttore del progetto “Città Metropolitana” del Comune di Milano, e Franco Secchi, direttore del centro studi PIM, invitati per approfondire la legge che andrà a definire la nuova Istituzione agli amministratori del territorio. «Una legge complessa nella sua attivazione – ha spiegato Monaci – proprio perché lascia aperte molte norme»
«E' naturale che serve un cambio di mentalità – ha esordito il consigliere (Pd) Stefano Quaglia – Dobbiamo iniziare a ragionare in maniera multi-partisan mettendo d'accordo i partiti per il bene del territorio che deve essere rappresentato».
L'obiettivo è quello di ottenere uno tra i 24 del consiglio metropolitano che dovrà essere eletto entro la fine di luglio, un consiglio che non avrà giunta e che sarà un po' esecutivo un po' consiglio: nella fase attuale la formazione della costituente che avrebbe dovuto precedere il quella del consiglio è stata annullata per via dei tempi stretti. Una priorità per l'Alto Milanese: fare in modo che i confini della Città Metropolitana vadano oltre quelli della Provincia.
Presenti, a questo proposito, rappresentanti di Busto Arsizio, Comune che ha già approvato una delibera per entrare nella grande Milano, e di Castellanza che invece ha deciso di rimanere con Varese. Ad esprimere alcuni dubbi è stato il consigliere comunale bustocco (Pd) Valerio Mariani: «Come consiglio comunale – ha spiegato – abbiamo approvato una delibera per entrare nel nuovo ente ma adesso ci troviamo di fronte ad una serie di ostacoli che ci impediscono di fatto di entrare in questo percorso: da una parte perchè i tempi dono stretti, dall'altra perchè non ci sono certezze su quale sarà l'approdo. Io sono qui oggi con il presidente del Consiglio per capire come agire a passo spedito con delle delibere ma rischio di tornare a casa e tornare con tante problematiche». Il problema riguarda infatti la normativa statale che secondo i relatori non è comunque un ostacolo insormontabile. Sarà quindi compito dei politici che già di diritto fanno parte dell'Alto Milanese rappresentare nello Statuto anche chi ne sta fuori e vuole entrare.
La conclusione è spettata al sindaco Alberto Centinaio che ha ribadito «la grande necessità di fare sistema che ha questo territorio».
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