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Apre La Tela: “Qui per le mafie non ci sarà mai posto”

Lo ha detto il sindaco di Rescaldina all'inaugurazione dell'osteria sociale nel locale confiscato...

L'immagine di copertina è tratta dalla pagina facebook di Tiziana Viganò...

Sindaci dell'Alto Milanese, Forze dell'Ordine e tanti cittadini all'inaugurazione de La Tela, la prima osteria del buon essere aperta a Rescaldina nei locali dell'ex Re Nove, pizzeria confiscata alla mafia. Qui una cordata di associazioni gestirà un ristorante, un centro di aggregazione e di promozione sociale, culturale e civile. Qui il nostro articolo: Il locale confiscato alla mafia riapre alla collettività

Di seguito il discorso del sindaco Michele Cattaneo


L'ho già detto in questi giorni: anche solo per avere vissuto questo momento è valsa la pena di fare il Sindaco di Rescaldina.

E ne è valsa la pena non tanto perché oggi inauguriamo un ristorante ma perché oggi viviamo in questo locale le motivazioni che dovrebbero muovere l'impegno politico di chiunque.

Lasciate che mi aiuti nello spiegare questo concetto partendo dai ringraziamenti a tutte le persone presenti, tutti voi, che siete davvero tantissimi, tutti i volontari che in questi mesi hanno pulito, sistemato e lavorato perché oggi tutto fosse pronto per questo momento.

In particolare mi preme salutare e ringraziare: Marzia Morena Lucà (assessore S. Giuliano M.se – coordinatore provinciale di Avviso Pubblico, l'associazione dei comuni impegnata nella lotta alla corruzione e alle infiltrazioni), Giorgio Dogliotti (Comandante della caserma dei carabinieri di Rescaldina), Alessandra Dall'Orto (comandante della Polizia Locale di Legnano), il dott. Bellasio (Agenzia Nazionale Beni Confiscati), il Capitano Cosimo Santoro(Comandante Nucleo Operativo GdF), il Dott. Ruggeri (Comandante della polizia Locale di Legnano). Sono inoltre presenti Sindaci e assessori dei comuni di Legnano, Busto Garolfo, Castano Primo, Comune di Cerro Maggiore, San Giorgio su Legnano, Nerviano, Magnago, Canegrate, Inveruno,Villa Cortese, Dairago, Casorezzo, San Vittore Olona, Parabiago.

Ringrazio anche Don Luigi Ciotti che ha fatto di tutto per riuscire ad essere qui con noi oggi. Sono con noi anche i volontari di Libera che hanno costruito con noi questa bella realtà. Vorrei però soprattutto ringraziare tutte le persone che oggi fisicamente non sono con noi ma la cui memoria e il cui esempio le rendono oggi comunque qui presenti con noi. Perché è tragicamente vero che senza testimoni  coraggiosi, senza persone di coscienza, senza persone che hanno messo il dovere di essere buoni cittadini dinnanzi a tutto, compresa la propria vita, non avremmo oggi tanta dell'attuale legislazione e soprattutto la coscienza che ci fa essere qui oggi uniti dal desiderio che questo luogo abbia finalmente una storia diversa. 

Vorremmo che questo luogo diventasse luogo di storia e di storie, luogo di vita dove a parlare saranno anche le storie personali delle persone a cui sono dedicate le sale de La Tela: È qui con noi Pietro Sanua, proprio oggi ho parlato con Lorenzo il figlio, che ci ha chiesto di non porre da subito la targa con il nome di suo papà nella sala a lui dedicata perché vuole che la storia del padre permei queste sale,  parli alle persone al di là di un semplice nome sulla parete. Insieme a lui porremo la targa, insieme a lui  organizzeremo il modo migliore per parlare di un imprenditore onesto, commerciante di frutta e verdura, presidente provinciale dell'associazione dei venditori ambulanti. Un uomo che ha pagato per avere deciso di denunciare il giro di tangenti ed il racket dei fiori intorno all'ortomercato di Milano. 

È qui con noi Angelo Vassallo, il sindaco Pescatore, un uomo ucciso semplicemente perché ha deciso di essere il Sindaco onesto di Pollica in provincia di Salerno, una persona semplice, un cittadino tra i cittadini che ha fatto dell'integrità il segno della sua vita e dei suoi mandati amministrativi.

Sono qui con noi anche Barbara Rizzo, Giuseppe e Salvatore Asta una mamma e due bambini rimasti vittime inconsapevoli del tentativo di uccidere in un agguato il giudice Carlo Palermo.

Sono qui con noi tutte le vittime di mafia come sono qui con noi tutte quelle persone che ogni giorno, anche solo essendo onesti cittadini, combattono le mafie e le infiltrazioni.

La Tela sarà un luogo dove, partendo da queste vite, si vivrà la vita in modo positivo, stando insieme, facendo comunità, sorreggendosi a vicenda. La Tela non sarà un luogo dove si combatterà la mafia, sarà un luogo dove  dimostreremo che ce la si può fare senza ricorrere ad espedienti, senza scorciatoie, semplicemente essendo onesti e trasparenti. Sarà quindi davvero “un'osteria del buon essere”.

Avete sentito prima che qui con noi sono presenti tanti rappresentanti delle istituzioni, forze dell'ordine, sindaci e assessori dei comuni dell'altomilanese. La loro presenza, di cui siamo infinitamente grati, è il segno tangibile che questo luogo non è patrimonio di un comune, Rescaldina, ma di tutta una comunità ben più vasta.

La loro presenza è soprattutto il segno tangibile che qui nell'altomilanese c'è una comunità che fa della legalità il suo punto d'onore, che tutta insieme vuole fare sentire forte che qui per le mafie non c'è e non ci sarà mai posto.

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 07 Dicembre 2015
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