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“Mediterraneo: non uno di più”: il cordoglio di Rescaldina

La giunta del Comune dell'Alto Milanese esterna la propria sofferenza all’indomani dei drammatici fatti accaduti nel Mar Mediterraneo...

Riceviamo e pubblichiamo la riflessione della gionta di Rescaldina dopo i drammatici fatti accaduti nel Mar Mediterraneo.


All’indomani dei drammatici fatti accaduti nel Mar Mediterraneo, avvenimenti ormai annunciati come la più grande strage di migranti dopo la seconda guerra mondiale, sentiamo il profondo dovere di esternare la nostra sofferenza.

Dopo la stragi avvenute il 10 febbraio 2015, costata la vita di circa 300 persone, e il 13 ottobre 2013, nel quale altre 366 cadaveri vennero recuperati al largo dell’Isola dei Conigli, in questi giorni il nostro mare torna ancora a dipingersi del colore del sangue di altri nostri fratelli, di altri circa 900 esseri umani, secondo le prime stime.

Riteniamo innanzitutto vergognoso qualsiasi atto di speculazione e di sciacallaggio politico giocato su queste drammatiche ecatombi. Vogliamo inoltre affermare con forza che riteniamo umanamente inaccettabile, senza condizione alcuna, che si continuino a consumare queste tragedie, sulla pelle di persone disperate e fragili, sulle cui vite si vivono ancora oggi le condizioni infami di una vera e propria tratta di esseri umani.

Chiediamo con forza all'Unione Europea e ai singoli Stati di trovare immediatamente una soluzione definitiva affinché non un essere umano in più trovi la morte nel Mar Mediterraneo, cominciando con l’istituzione urgente di corridoi umanitari ed attuando una vera politica estera di perseguimento della pace, di blocco di qualsiasi fornitura militare e di ripudio di qualsiasi alleanza o appoggio, militare, economico e politico, diretto o indiretto, verso stati o gruppi politici che adoperano armi e guerra per la risoluzione dei conflitti e che non rispettano i diritti umani.

Ci stringiamo in un profondo cordoglio e in un sentimento di rispetto per tutte quelle vite spezzate che ora non ci sono più, persone che scappano da guerre, persecuzioni, fame, schiavitù e povertà, che mettono a rischio le loro stesse vite per perseguire i più sacrosanti dei diritti degli esseri umani: quello alla dignità e alla felicità.

In conclusione, non possiamo che auspicare che presto questo nostro Mare possa diventare un ponte e non una fossa e questa nostra Europa quel grande spazio della solidarietà e dell’accoglienza, dell’umanità e dei diritti di tutti gli esseri umani e non un luogo ambito, ma respingente e fortificato. 

La giunta comunale di Rescaldina

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 20 Aprile 2015
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