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Nuova Canegrate: “Mozione amianto respinta per motivi politici”

Il gruppo consigliare ha richiesto l'istituzione della mappatura grafica dei siti da bonificare - Mozione respinta in Consiglio ...

"Nuova Canegrate" interviene sulla questione amianto. Di seguito il comunicato stampa inviato alla redazione.


Durante il Consiglio Comunale di Mercoledì 26 Novembre “Nuova Canegrate” ha proposto, attraverso una mozione, che presso il Comune di Canegrate venga istituita la mappatura grafica dei siti contenenti amianto da bonificare con l'intento non solo di discutere e ragionare, insieme all'Amministrazione Comunale di un tema così importante come l'amianto, ma anche di dare, in modo costruttivo, il suo concreto contributo (oltre alla mappatura grafica è stato proposto di promuovere una campagna di informazione sulle modalità operative di rimozione dell'amianto e sui contribuiti erogati da regione Lombardia, ma su questi ultimi aspetti si è concordato di attendere la revisione del PRAL, piano regionale amianto Lombardia, prima di muoversi in tal senso).

Vista l'attenzione mostrata sia dall'Amministrazione che dagli Uffici comunali nei confronti di questa tematica (ordinanze emanate, edifici censiti sul territorio, ecc.) non si capisce come mai la maggioranza di Sinistra abbia deciso di votare contro una mozione che andava nello stesso verso di una direzione già tracciata da tempo. La motivazione che ci appare più credibile è quella “politica”, ovvero il non voler approvare tale proposta solo perchè avanzata dall'opposizione; starebbe a significare che eventuali miglioramenti nella gestione della “res publica” in generale e della salute pubblica, come nel caso specifico, non verranno presi in considerazione se a proporli saranno i gruppi di opposizione. Se così fosse, sarebbe una sconfitta per tutti.

L'Italia è stata uno dei maggiori produttori ed utilizzatori di amianto fino alla fine degli anni '80 e, nonostante l'uso dell'amianto sia stato completamente bandito nel 1992, sopporta oggi le conseguenze dei livelli di esposizione cui ha dato luogo l'uso intenso del materiale.

La scienza ha già dimostrato da tempo l'indubbia connessione fra l'inalazione delle particelle di amianto e l'insorgere di patologie a prognosi infausta quali il mesotelioma pleurico; dai dati sanitari raccolti dall'ISPESL (Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro) e diffusi attraverso il Registro Nazionale Mesoteliomi è risultato che sono oltre 15.000 i casi di mesoteliomi censiti dal 1993 al 2008. Sempre dalle stime ISPESL si apprende che in Italia ci sono ancora ben 32 milioni di tonnellate di amianto (in forma friabile o compatta) sparse per il territorio nazionale e che si è ancora lontani dall'avere dati certi e dettagliati su quanto ancora se ne nasconde all'interno di siti industriali, edifici pubblici o privati.

La legge regionale 29 Settembre 2003, n.17 “norme per il risanamento dell'ambiente, bonifica e smaltimento dell'amianto” all'art. 2 recita: “i comuni istituiscono un catasto dei siti (contenenti amianto) da bonificare”. Il Comune di Canegrate possiede un catasto, sotto forma di elenco, dei siti contenenti amianto (quindi è in linea con quanto previsto dalla normativa vigente), ma non una mappatura grafica, strumento da noi ritenuto più semplice e rapido di consultazione per tutti quelli che hanno diritto alla visione (o accesso) di questi dati.

Redazione
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Pubblicato il 27 Novembre 2014
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