Legnano ha ricordato i 100 anni dell'inizio della Grande Guerra, "una tragedia spaventosa, un suicidio civile per l'Europa, una pazzesca e inutile strage", come un po' tutti gli oratori intervenuti hanno voluto sottolineare a più riprese.

Con il sindaco di Legnano Alberto Centinaio, numerose le autorità civili, religiose e militari intervenute al Cimitero Monumentale, dove al sacrario dei caduti, ricordiamo, riposano anche le spoglie di 5 militari romeni inseriti nell'esercito austriaco. La presenza di questi caduti ha indotto l'amministrazione a celebrare un "gemellaggio" con l'intervento del console generale della Romania, a Milano, George Bologan e dei padri Nacui Laurenti del rito ortodosso e Robert Popa di quello greco-cattolico. La benedizione cattolica è stata invece impartita da don Fabio Viscardi, decano di Legnano.

"Il sonno della ragione genera mostri – ha affermato nella sua omelia il sacerdote legnanese -. La Grande Guerra è stata pazzesca, inutile e assurda. Una strage che ha colpito soprattutto la gioventù, causando morti e mutilati. Su questa guerra, come su ogni altro conflitto, c'è molto da riflettere e da pregare".

Nei discorsi del presidente Associarma, Antonio Cortese (qui il testo completo), di Marco Baratto delegato per il Nord Italia dell’Asociatia National Cultural Eroilor “Regina Maria", del console George Bologan e del sindaco Alberto Centinaio, forti i richiami alla fratellanza, alla collaborazione, alla unità.

"Oggi – ha affermato in particolare Centinaio – deve prevalere lo spirito di riconciliazione nel ricordo di tutti i caduti e di questi cinque militari romeni che non vanno visti come nemici, ma semplici ragazzi morti lontani da casa con lo stesso nostro ideale di una Patria unita, autonoma e libera".

Un richiamo alla Europa Unita e alle missioni di Pace nel Mondo con Italia e Romania unite dallo stesso spirito solidale sono stati i temi trattati dal console Bologan e dal delegato Baratto.

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Con questo video gli studenti legnanesi Daniele Colombo, Davide Galeone, Stefano Pedretti della classe 5B Bernocchi  hanno vinto il premio assegnato dall’Istituto Centrale per il Catalogo Unico e da Europeana Collections 1914-1918, nell’ambito del concorso “Al Fronte e nelle retrovie: l’Italia durante la Prima Guerra Mondiale”.

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Foto di Luigi Frigo