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Dal “milleproroghe” la possibilità di riportare a Legnano il Giudice di Pace

A sostenerlo è il presidente di A.L.I.A., Giacomo Cozzi, che lancia un appello al sindaco ...

Gli uffici del Giudice di Pace potrebbero tornare a Legnano. A sostenerlo è il presidente di A.L.I.A. (Avvocati legnanesi in associazione), l'avvocato Giacomo Cozzi che attraverso una lettera chiede al sindaco di Legnano Alberto Centinaio di non perdere questa opportunità. Ad avere  riaperto i termini della procedura per il ripristino degli uffici del Giudice di pace è l'articolo 2 comma 1 lettera b, del decreto legge "mille proroghe". «In particolare – scrive Cozzi – sono riaperti fino al 30 luglio 2015 i termini della procedura che consente agli enti locali, anche consorziati, alle unioni di comuni nonché alle comunità montane, di richiedere al ministero della Giustizia il ripristino dell'ufficio del Giudice di pace, posto sul loro territorio e del quale è prevista la soppressione con piena disponibilità a sostenerne i costi».

Secondo l'avvocato «tenere sul territorio cittadino la sede degli uffici del Giudice di pace non è un favore che si fa solo agli avvocati legnanesi (peraltro solo gli iscritti ad ALIA ammontano a circa duecento,  realtà associativa tra le piu grandi d'Italia), che alla sede di Gallarate devono comunque andarci ma alI'utenza, che poi sono i nostri concittadini,le nostre forze dell'ordine e i nostri dipendenti comunali».

Nemmeno i costi  – secondo il presidente si Alia – sarebbero un problema: il Giudice di Pace, prima in via Alberto Da Giussano, potrebbe riaprire anche in altre sedi, come il tribunale attualmente vuoto o in EuroImmobiliare, partecipata del Comune. 

Di seguito la lettera integrale


Egr.Sig.

Sindaco pro tempore del Comune di Legnano Legnano, 25 marzo 2015

Il sottoscritto Avv. Giacomo Cozzi nella sua qualità di presidente di A.L.I.A. (Avvocati legnanesi in associazione) invia la presente per segnalare come il c.d. decreto legge mille proroghe abbia, all'art.2 comma 1 lettera b, riaperto i termini della procedura per il ripristino degli uffici del Giudice di pace.

In particolare sono riaperti fino al 30 luglio 2015 i termini della procedura che consente agli enti locali, anche consorziati, alle unioni di comuni nonché alle comunità montane, di richiedere al ministero della Giustizia il ripristino dell'ufficio del Giudice di pace, posto sul loro territorio e del quale è prevista la soppressione con piena disponibilità a sostenerne i costi. Al ripristino si può procedere anche previo accorpamento di territori limitrofi compresi nel circondario di un unico tribunale.

La città di Legnano merita che sia medicato iI vulnus fattole mesi fa, quando si permise la chiusura dell'ultimo presidio giuridico sul territorio, dopo la chiusura della sede distaccata del Tribunale.

Devo dire con tutta franchezza che tenere sul territorio cittadino la sede degli uffici del Giudice di pace non è un favore che non si fa solo agli avvocati legnanesi (peraltro solo gli iscritti ad ALIA ammontano a circa duecento, realtà associativa tra le piu grandi d'Italia), che alla sede di Gallarate devono comunque andarci ma alI'utenza, che poi sono i nostri concittadini, le nostre forze dell'ordine e i nostri dipendenti comunali.

Senza contare che la sede di Gallarate è una realtà che nasce sovraccaricata sino al collasso, avendo dovuto accorpare gli uffici di Busto Arsizio, Legnano, Gallarate e Saronno, con un allungamento dei tempi già incresciosamente dilatati della giustizia italiana.

Confido a nome di tutti i miei iscritti che la presente verrà tenuta in attenta considerazione, in difetto si dovrà fare politicamente i conti con la scelta di non aver ripristinato gli uffici già irresponsabilmente soppressi 

Il presidente di A.L.I.A.
Avv. Giacomo Cozzi

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 27 Marzo 2015
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