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Il “Cimitero Parco” compie 35 anni

Il camposanto a San Paolo venne inaugurato il 15 luglio 1979 - L'idea, geniale all'epoca, era stata dell'assessore democristiano Peppino Colombo...

Con questo servizio dedicato ai 35 anni dall'apertura del Cimitero Parco, inauguriamo una serie di articoli dedicati ai "compleanni" della città. Questo ricordando che proprio quest'anno ricorre il 90esimo di Legnano Città.

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Cimitero Parco: anniversario 4 di 16

Un passo verso la modernità. Così è stata vissuta, nel 1979, l'apertura del "Cimitero Parco" che, martedì 15 luglio, compirà 35 anni di "vita". 

Inaugurato dal vicario episcopale Marino Colombo e dall'allora sindaco Franco Crespi, il "Cimitero giardino" rivoluzionò letteralmente la percezione del "riposo eterno", eliminando definitivamente il concetto monolitico delle tombe familiari e introducendo i criteri di uguaglianza e ciclicità decennale.

Oggi, infatti, rientra nella normalità poter scegliere fra tumulazione e inumazione, ma negli anni '70 non era così.  Primo e fervente sostenitore dell'idea, fu l'assessore Giuseppe Colombo che su questa iniziativa lavorò con passione e dedizione esemplari, superando e facendo superare pregiudizi di genere sociale ed economico.  

A confermare l'umore del periodo, ecco gli interventi politici tanto diversi registrati nell'accesa seduta consiliare, del 29 gennaio 1979, quando venne deliberato il regolamento per la gestione del cimitero a San Paolo (nella foto l'elenco dei consiglieri presenti in aula)

Il cimitero venne realizzato su un modello anglosassone tanto caro all'assessore Giuseppe Colombo. Il progetto venne affidato all'ing. Franco Clary. Un progetto pensato per risolvere i problemi di spazio che sorsero nel 1960 nel cimitero Monumentale e per offrire nel contempo vantaggi economici alla cittadinanza.

In totale, 5 campi realizzati con 5224 posti : S. Paolo 998, S. Luca 1315, S. Marco 1360, S. Matteo 849, S. Giovanni il più piccolo 702. Inoltre, come risulta nel documento di delibera «Per ogni salma da inumare sarà pagata al Comune la somma di 280 mila lire». L'area verde, concepita in stile nordico, venne abbellita con manufatti del noto scultore toscano Nardo Dunchi (nella foto a sinistra, con l'allora sindaco Crespi). L'artista realizzò il famoso "Cristo, la vita" oltre ai cancelli d'ingresso, ai lampioni, alle panchine e alle fontane, che i primi giorni del marzo 2013 vennero trafugate e sostituite con altre di minor valore artistico.

I meriti di Giuseppe (Peppino) Colombo, la foto lo ritrae a sinistra con accanto gli artisti Dunchi e Pagani in una visita alla Fonderia artistica versiliese, nella realizzazione del nuovo cimitero vennero esaltati soprattutto il 18 dicembre 1991, pochi giorni dopo la sua scomparsa, in un consiglio comunale straordinario. Unanime il giudizio positivo attribuito all'uomo e all'amministratore: «Colombo – leggiamo sull'estratto della seduta nell'intervento dell'allora sindaco Mauro Potestio – è stato seduto in quest'aula dal 1970 al 1985. È stato assente, direi fisicamente ma non con la mente, dal 1985 al 1990, per poi riprendere il suo posto dopo le ultime elezioni. È stato assessore ai servizi sociali, anagrafe e sport. Ha attuato progetti che, forse, al momento della loro attuazione non hanno ricevuto la giusta valorizzazione, ma poi sono emersi in tutta la loro importanza per la città. Quando ad esempio propose la creazione del Cimitero Parco, tutti possono immaginare la diffidenza iniziale e la preoccupazione di quanti temevano l'idea di un camposanto in cui tutti fossero uguali. L'idea di Peppino, però, passò perchè era un'idea vincente, portata avanti con lucidità, passione e amore».

Un altro capitolo della storia del cimitero legnanese è stato scritto quando poi nel campo S.Paolo fu effettuata l'esumazione di tutte le tombe e l'amministrazione scelse di conservare la prima lapide in ricordo dell'apertura del campo santo, quella della legnanese Ida Bacchetta deceduta all'età di 67 anni.

Altra tappa importante quella del 28 marzo del 2000: questo il giorno in cui si avviò il progetto esecutivo per la realizzazione dell'ossario che, con il passare del tempo, ha riscosso maggior apprezzamento da parte della cittadinanza: sono infatti numerosi coloro che scelgono i loculi agli spazzi in terra. Perciò prossimamente il corridoio B si adatterà, secondo la legge Regionale, per accogliere anche i resti cinerari.

Più recentemente, esattamente nel 2012, la giunta Centinaio realizzò il tempio per la conservazione delle urne contenenti i resti mortali in attesa di essere collocate nelle apposite cellette. Nella foto, mons. Carlo Galli durante la cerimonia di apertura della struttura.

Dunque, il "Cimitero giardino", è ormai entrato a tutti gli effetti nella comunità e, adesso, resta un altro "sogno": realizzare il "Giardino delle rimembranze", come a Lambrate, dove i familiari possono spargere le ceneri dei loro cari.

Servizio di Gea Somazzi


Nella galleria fotografica, realizzata grazie alla collaborazione di Vittoria, figlia dell'ex assessore Giuseppe Colombo, immagini del Cimitero durante la sua realizzazione, la Fonderia artistica versiliese dove vennero realizzate le opere artistiche di Nardo Dunchi, la copertina di un opuscolo in omaggio all'artista toscano ricevuto in Municipio, l'estratto della seduta consiliare indetta nel 1991 per ricordare la scomparsa dell'assessore Colombo, il dettaglio dei costi stabiliti nel 1979 per la sepoltura.

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 14 Luglio 2014
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