(g.somazzi) – A "spada tratta" la giunta Centinaio  va contro il colossale progetto Ikea e, "scavalcando" Cerro Maggiore, chiede direttamente alla Regione di bloccare la procedura di Vas e di entrare nel tavolo dell'accordo di programma. In caso contrario, il Comune di Legnano farà ricorso al Tar.

In questi giorni, poi, l'amministrazione contatterà la nuova giunta di Rescaldina che dopo le elezioni si è espressa contro l'insediamento del colosso svedese. Una svolta, così sembra, che potrebbe cambiare tutti i "giochi in corso".

E' quanto emerso, la scorsa sera, durante la commissione consiliare svoltasi nella sala Stemmi di Legnano dove, tra il numeroso pubblico, erano presenti anche alcuni politici cerresi.

Durante la serata, l'assessore all'Urbanistica Antonio Ferrè ha spiegato: «Abbiamo l'aspirazione di di capire la reale situazione per tutelare la città di Legnano: noi ci opponiamo a questo insediamento».

Settimana prossima, inoltre, tutti i Comuni, chiamati all'appello dalla giunta legnanese per ostacolare il progetto si troveranno per confrontarsi, prima di presentare le osservazioni alla Vas. 

Il problema dell'imponente struttura, dunque, sembra non essere Ikea in se stessa ma l'enorme galleria commerciale. Poi, subentra il fatto che l'accordo di programma è stato promosso dai Comuni di Cerro e Rescaldina (non da Regione Lombardia) e Legnano, seppur diretta interessata, non è stata coinvolta. 

«È stata fatta una richiesta di accesso agli atti ai Comuni di Cerro e Rescaldina  – ha inoltre affermato Ferrè durante la commissione – e alla Regione Lombardia per verificare se le nostre reiterate richieste ufficiali di partecipare all'accordo sono state davvero discusse nei vari tavoli convocati. Se entro 30 giorni non avremo dalla Regione un responso positivo, il Comune procederà per vie legali, facendo ricorso al Tar».