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FABIO, DA SAN MARTINO ALLA GUIDA DI UNA IMPRESA IN ECUADOR

Fabio Barbetta, legnanese doc, si è trasferito in Ecuador per iniziare una nuova vita - Nell'articolo la sua storia e gli auguri agli ex colleghi della Bmp...

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(v.a.)Fabio Barbetta, legnanese doc, nato e cresciuto nel rione di San Martino, fa parte della sempre più folta  comunità di italiani che si sono trasferiti all'estero per iniziare una nuova vita. 

All'età di 30 anni, quando l' Europa stava per essere travolta dalla grande crisi,  Fabio  è partito alla volta dell'Ecuador, il Paese nativo di sua moglie Trizzia. Nell'estate del 2010 ha salutato parenti, amici, e con grande coraggio ha lasciato tutto – persino un posto di lavoro fisso alla Bmp di Villa Cortese – ed è volato dall'altra parte del Mondo per intraprendere una nuova sfida lavorativa, meno stabile ma sicuramente stimolante: "Spesso mi è capitato di sdrammatizzare con alcuni amici che mi accusavano addirittura di aver previsto la crisi", ci scrive Fabio che ha deciso di raccontare la sua storia per condividerla con tutti i lettori di Legnanonews e per portare da lontano gli auguri ai suoi ex colleghi che stanno attraversato un periodo difficile dopo l'incendio che ad agosto ha devastato il nuovo capannone dell'azienza.

"Abbiamo deciso  di trasferirci  subito dopo il nostro matrimonio  – racconta il legnanese – Mio suocero aveva da poco avviato una attività di import-export con fornitori italiani nel campo delle proteine animali e fertilizzanti organici e ci aveva proposto di aiutarlo per far crescere l'impresa. Abbiamo così approfittato di questa oppurtunità per provare una nuova esperienza di vita. Per far fronte ad una domanda di lavoro, fortunatamente alta, l'impresa ha deciso di dividersi in due settori, le proteine animali per le industrie e la parte agrícola con i fertilizzanti. Grazie anche all'aiuto dei fornitori italiani, che hanno investito nella formazione dei propri rivenditori  all'estero, lo studio e la ricerca sono diventate attività giornaliere. L'agricultura è la prima risorsa dell Ecuador (primo produttore di banano del mondo) e la concorrenza è altissima. Il fatto di essere straniero può essere un vantaggio quanto un problema". 

L'impatto con il nuovo Paese è stato però durissimo: "Ero stato qui due volte in vacanza ma viverci è tutta un'altra cosa – ci confida Fabio –  Devo ringraziare soprattutto mia moglie Trizzia che ha avuto molta pazienza e parole di conforto quando mi ha visto in crisi. Guayaquil, dove vivo, è una metropoli di 3 milioni di abitanti e abituato alla mia Legnano potete  immaginare quante siano state le difficoltà. Per me fu drammatico quando a 15 anni ci trasferimmo con la famiglia non all'estero ma nell'Oltrestazione in zona San Bernardino. Nonostante le difficoltà iniziali piano piano mi sono abituato al nuovo clima (la minima non scende mai sotto i 23 gradi) al cibo e alla gente del posto. Da un anno e mezzo sono diventato papà di Dante e vederlo sorridere mi fa per un pò dimenticare la nostalgia che ho per la mia famiglia e per gli amici". 

Di Legnano gli manca il fatto di vivere in una città piccola dove tutti si conoscono e sanno i fatti degli altri. "Mi piaceva girare in scooter; in 5 minuti arrivavo da un capo all'altro della città – racconta –  Non ci sono dubbi che Legnano sia uno dei più bei centri dell hinterland; ha un bel parco e il centro a mio modo di vedere è migliorato molto. L'unica cosa che mi colpisce in negativo, ogni volta che torno, è  vedere sempre nuove costruzioni di palazzi semi deserti". 

 

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 12 Settembre 2013
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