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LA FABBRICA DELLE IDEE FA RINASCERE LE OFFICINE “TOSI”

Il progetto viene illustrato nel dettaglio sulla rivista “Polis Legnano”- A spiegare l’intervento, uno dei suoi ispiratori, il consigliere comunale Davide Crepaldi...

Davide Crepaldi, consigliere comunale di riLegnano


Con il progetto di ristrutturazione dell’area compresa tra via XX Settembre e via Rossini, dove erano collocate le Fonderie Tosi, la Giunta comunale di Legnano vorrebbe realizzare, oltre alla Biblioteca, un “laboratorio di futuro”, tra “conoscenza, ricerca e socialità”. Finmeccanica, proprietaria del complesso, ha già detto sì. Attorno a questa prospettiva potrebbe nascere la “Fabbrica delle idee”, il cui progetto viene illustrato nel dettaglio sulla rivista “Polis Legnano”, in distribuzione in questi giorni. A illustrare l’intervento, uno dei suoi ispiratori, il consigliere comunale Davide Crepaldi, compagno di partito (riLegnano) dell’assessore alla cultura Francesca Raimondi che, assieme all’assessore al territorio, Antonio Ferrè, sta seguendo l’intera vicenda.

L’iter urbanistico di questo “ambito di trasformazione” – uno dei 13 ambiti definiti dal Piano di governo del territorio approvato nel 2011 dal consiglio comunale allora a maggioranza centrodestra – è piuttosto complesso: Crepaldi sintetizza dunque sulla rivista dell’associazione i tre ingredienti della “Fabbrica delle idee”.

Anzitutto vi sarà collocata “una biblioteca, ripensata nel suo stesso essere: non più soltanto libri, ma laboratori, punti di accesso a internet, spazi studio ampliati”; un “punto di incontro e passaggio di conoscenza, dove i cittadini possano certamente leggere buoni libri, ma anche conoscersi, scambiarsi informazioni e tenere vivo il sapere di ciascuno attraverso la condivisione”.

Un ruolo centrale in questo progetto “spetta ai cosiddetti Fab-Lab, spazi attrezzati dove persone esperte in un certo campo (dalla riparazione delle biciclette, alla saldatura, all’uso del laser, tanto per fare qualche esempio da realtà già esistenti) insegna la sua arte a chiunque ne fosse interessato”.

Ingrediente numero due: “Uno spazio espositivo interattivo dove gli adulti possano ricordare, e i ragazzi imparare, il nostro grandioso passato industriale. Non tanto un museo in senso classico, ma un luogo dove, a fianco di macchinari che hanno fatto di Legnano l’avanguardia italiana della rivoluzione industriale, si trovino stand interattivi che ne spieghino l’idea sottostante”.

L’obiettivo non sarebbe quello di celebrare il passato, “quanto di costruire il futuro: la grande idea tecnica e industriale diventa alla portata di tutti, e in particolare dei ragazzi, nella speranza che generi in loro la passione per la tecnica”.

Infine, il terzo elemento: un’agenzia della ricerca. “Un ente, cioè, che si occupi di assistere le imprese nella caccia ai fondi per lo sviluppo di idee innovative”. Crepaldi, che si addentra in questa opportunità, segnala che “i tre ingredienti hanno fatto breccia, e Finmeccanica, nel nuovo progetto approvato a dicembre, ha previsto di lasciare altri 1.500 mq al Comune per la realizzazione di questo progetto”.

Redazione
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Pubblicato il 22 Aprile 2013
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