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Prime parole da presidente della Pro Patria per Citarella: “Nuove risorse per migliorare un ambiente sano”

Il neopresidente: “Crediamo fermamente in questo progetto”. Passaggio di testimone con Patrizia Testa, che cerca di tenere distanti le vicende giudiziarie: “Sgai società serissima a livello nazionale, gli imprenditori bustocchi si sono tirati indietro”

«Crediamo fermamente in questo progetto, vogliamo dare continuità al progetto di Patrizia Testa». Aplomb, compostezza e nessun proclama, si presenta così il nuovo presidente della Pro Patria Domenico Citarella nella conferenza stampa di oggi, giovedì 25 novembre, allo Stadio Carlo Speroni, inizialmente prevista in sala consiliare nel Municipio di Busto Arsizio.

Un cambio di location, comunicato solo ieri sera, che, insieme all’assenza dell’assessore Maurizio Artusa, poteva sembrare influenzato dalle notizie legate all’arresto di Roberto Galloro, presidente di Sgai, il consorzio detentore del 90% delle quote della Pro Patria, ma che invece – parole sue – è stato deciso dalla “lady tigrotta” Patrizia Testa in persona per sentirsi e far sentire il nuovo vertice della società di Via Ca’ Bianca a “casa”, la casa delle tigri per precisione, rassicurando: «Il Consorzio Sgai non avrà nessuna ripercussione dalla vicenda giudiziaria che ha coinvolto il Presidente Galloro. La giustizia farà comunque il suo corso».

Testa: “Imprenditori bustocchi si sono tirati indietro. Sgai unico interlocutore serio e concreto”

Proprio la Testa, che rimarrà in seno alla Pro Patria come presidentessa onoraria, ha voluto rompere il ghiaccio e spiegare i motivi che l’hanno spinta a vendere le quote della sua creatura dopo sei anni e mezzo.

«Se mi sono seduta con Sgai è perché questo gruppo è l’unico che ha agito in modo concreto con la sottoscritta – ha commentato la consigliera comunale, che ribadisce come il sindaco Antonelli non abbia in alcun ruolo nella trattativa -. Sono qui per testimoniare la continuità che avrà questo nuovo corso. La realtà imprenditoriale bustocca pur interessandosi di Pro Patria ha preferito tirarsi indietro, preferendo palleggiare atterrita i propri soldi nelle banche».

«Ero consapevole della incompatibilità tra la carica di presidente e quella in consiglio comunale? – Risponde sempre Testa alle domande dei giornalisti -. A livello personale no, ma in campagna elettorale gli avversari del sindaco ne hanno più volte parlato attraverso le testate giornalistiche. Quale commercialista sta seguendo la pratica? Da anni siamo affiancati dallo Battaini-Peia, con il quale abbiamo portato a termine il passaggio di proprietà con Sgai.

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Citarella: “Ambiente sano, proseguiremo con Prina e Turotti per l’obiettivo salvezza”

Ma cosa spinge una realtà napoletana a rilevare una squadra di Serie C lombarda? Questa è la domanda che in molti si chiedono tra addetti ai lavori e tifosi, chi con qualche scetticismo (fuori dallo stadio qualche striscione non proprio di “benvenuto”, chi invece, come in sala, ha invece voluto dare una più calorosa accoglienza per Citarella.

«A spingerci è stata la passione che noi napoletani abbiamo per il calcio – commenta Citarella, nel consiglio di amministrazione insieme a Gianni Ruzza e il giornalista partenopeo Carlo Alvino -. Crediamo fermamente in quest’operazione e per questo andremo avanti con il progetto cercando di migliorarlo. La trattativa è nata come nascono tutte le trattative, e dal momento che gli imprenditori locali non hanno supportato la dottoressa Testa è entrata in contatto con noi che lavoriamo su tutto il territorio nazionale, non solo nell’ambito campo e quindi anche Busto Arsizio, dove mi trasferirò con la famiglia. Le mie precedenti esperienze nel mondo del calcio? Sono stato nel collegio sindacale della Juve Stabia».

Piena fiducia allo staff tecnico, che non verrà allargato, con Prina confermato sulla panchina e Turotti come braccio destro della società a livello sportivo per raggiungere l’obiettivo salvezza. «In questa prima settimana di presidenza posso dire di aver trovato un ambiente sano, una squadra giovane, un tecnico all’altezza della situazione, anche se i risultati non ci danno ragione. Ma sappiamo benissimo il nostro potenziale e il nostro direttore sportivo sta facendo di tutto per tenere la squadra al riparo dai pettegolezzi».

«Abbiamo tutte le carte in regola per far lavorare l’ambiente: siamo strutturati per gestire la società e siamo al lavoro per trovare gli sponsor che ci aiuteranno in questo percorso. Il consorzio Sgai è formato da persone per bene, siamo sicuri che il presidente Galloro ne uscirà pulito dall’indagine. Dove arriverà la squadra? In questo momento promettere un livello superiore è un po’ come aprire un uovo di pasqua per vedere cosa c’è dentro. Potrei anche dire di portarla in Serie A ma sarebbero solo chiacchiere e a contare sono i fatti» conclude Citarella intenzionato a spegnere i dubbi che in questo momento ruotano attorno alla nuova proprietà.

Nessun grosso proclama, nessuna asticella alzata, la nuova Pro Patria vuole continuare a essere la stessa Pro Patria che i bustocchi hanno visto nell’ultimo lustro allo Speroni, meglio ancora se affine a quella dell’anno scorso anno arrivata quinta. Ma solo il tempo sarà vero giudice della stagione dei tigrotti e dell’impronta che Sgai lascerà ai colori biancoblu.

Marco Tresca
marco.cippio.tresca@gmail.com
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Pubblicato il 25 Novembre 2021
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