Mattia Bellucci convince all’esordio: prima vittoria a Wimbledon
Storico successo del giocatore di Castellanza sull'erba londinese: Crawford superato in quattro set senza mai perdere il servizio

C’è sempre una prima volta. E se la prima volta è quella di una vittoria nel tabellone principale del torneo di Wimbledon, il valore è ancora più alto. Mattia Bellucci non fallisce l’esordio sull’erba inglese e dopo l’esordio del 2024 (qualificazioni vinte, sconfitta con Sheldon in cinque set al primo turno) piazza anche il primo successo sui campi più famosi del mondo.
Una vittoria facile da un lato e difficile dall’altro: facile perché stavolta il sorteggio è stato benevolo e ha portato in dote al mancino di Castellanza l’anglo-americano Oliver Crawford, 26 anni, dotato di una wild card (un invito degli organizzatori) e numero 248 al mondo. Difficile perché in queste condizioni Mattia aveva tutto da perdere, anche perché è stato tra i primissimi a scendere in campo davanti a un pubblico favorevole all’avversario. Ma durante la partita i tifosi italiani si sono fatti sentire e hanno dato un tocco di colore al successo “in bianco” di Mattia. (foto FITP)
Tre set a uno il risultato (6-7 6-3 6-4 6-4) con Bellucci che non ha concesso alcun break a Crawford e che senza il tie-break iniziale avrebbe accorciato e dominato l’intero incontro. Buona la prestazione al servizio del giocatore varesotto che ha piazzato ben 19 ace nel campo avversario (con 6 doppi falli; 5 e 3 i dati di Crawford), ruolino di marcia particolarmente importante sull’erba. Tra l’altro, una volta prese le misure all’inglese nato negli USA, Mattia ha dimostrato di poter controllare il match anche quando il rivale ha sfoderato qualche colpo davvero ben fatto. Ora non resta che attendere il secondo turno che probabilmente metterà Bellucci di fronte a una testa di serie (numero 23), il ceco Jiri Lehecka, atteso da un esordio non del tutto facile con il numero uno cileno Hugo Dellien.
LA PARTITA
Il primo set non va come dovrebbe, un po’ perché Crawford tiene botta cercando – e trovando – spesso e volentieri le linee, un po’ perché Bellucci sente la pressione di dover condurre i giochi e va a fasi alterne. Mattia tiene il servizio ma non riesce a strapparlo all’avversario, così i due si devono affacciare al tie-break. Un paio di punti per parte, poi Crawford piazza due punti sul servizio dell’azzurro e chiude 7-2.
Una botta dalla quale, però, Bellucci si riprende bene, migliorando il proprio gioco e soprattutto ottenendo il primo break di tutto l’incontro. Un vantaggio poi difeso bene nei propri turni di battuta, e pazienza se Mattia non riesce a strappare ancora il servizio: basta lo scatto in avanti per chiudere 6-3.
Il britannico chiede una pausa (concessa dall’arbitro) ma al rientro trova subito un Bellucci concentrato e aggressivo: break immediato che per poco non viene bissato sul successivo turno di Crawford. Il vantaggio però c’è, il servizio sostiene il mancino varesotto che ha un solo passaggio a vuoto, al nono game, quando ha due palle-set ma si fa rimontare e battere. Quando però tocca a lui servire, il gioco è vinto a zero con tanto di ace: 6-4 e 2-1 nel conto dei set.
Crawford prova a mettere maggior peso sulla partita in avvio di quarto parziale e regge bene i primi giochi. Bellucci però ha imparato la virtù della pazienza e lo dimostra non appena l’avversario gli lascio uno spiraglio: nel quinto gioco Mattia strappa il servizio e replica quanto visto nei tre set precedenti. Il suo rendimento in battuta resta alto e – anche qui – l’unica pecca sono i match point non sfruttati sul 5-3. Poi però la pallina torna nelle mani di Bellucci e non c’è altra storia: si va al secondo turno.
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