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Lo sport a Legnano, un malato grave bisognoso di cure urgenti

Se a livello agonistico, infatti, la città continua ad avere campioni anche a livello internazionale specie nelle discipline meno popolari, la situazione degli impianti è sempre grave

Legnano sport

Lo Sport a Legnano? Un grande malato. Se a livello agonistico, infatti, la città continua ad avere campioni anche a livello internazionale specie nelle discipline meno popolari, la situazione degli impianti è sempre grave.  Ieri sera, nella prima riunione della commissione consiliare, presieduta da Letterio Munafò, sono stati soprattutto l’assessore Guido Bragato e Carlo Bandera, presidente della Associazione società sportive legnanesi (ASSL), a introdurre il tema che dovrà caratterizzare i prossimi cinque anni: definire gli obiettivi prioritari e l’insieme dei principi, delle regole e delle procedure.

Le criticità individuate dalla attuale amministrazione sono state raggruppate in categorie: le strutture bisognose di una profonda manutenzione, la saturazione dei campi e delle palestre, la gestione dei rapporti per una adeguata conoscenza degli interlocutori di riferimento oggi spesso incerti.

Nei primissimi interventi effettuati, ha ricordato Bragato: «abbiamo cercato di tenere aperti gli impianti il più possibile, ci siamo attivati per informare al meglio le società  districandosi tra ordinanze e Dpcm, abbiamo riattivato lo sportello dedicato a tutte le associazioni, sportive e non, con un appuntamento quindicinale nella sede dell’ASSL, abbiamo deciso l’emissione di un bando per contributi cui potranno accedere anche le società sportive, abbiamo dato il via a lavori in alcune strutture purtroppo bloccati dal contagio».

L’attenzione più immediata, sempre secondo l’assessore,  sarà indirizzata sul regolamento per l’utilizzo degli spazi (voluto per la prima volta dal commissario prefettizio nel giugno scorso), sulla definizione degli interlocutori corretti, sulla nuova convenzione con l’ASSL (arricchendola di migliori contenuti) e sul rapporto di collaborazione con Euro.pa (che coinvolge altri settori delle opere pubbliche, oltre allo sport).

«Partiamo dalle piccole cose, come la manutenzione ordinaria», l’appello di Carlo Bandera nell’elencare le prime necessità delle 50 società affiliate «perchè sono questi disagi minimi, ma costanti a creare tensione». Sulla governance, il presidente ASSL ha mostrato idee chiare: «Dobbiamo capire insomma chi fa e cosa bisogna fare. Noi siamo spesso in imbarazzo quando dobbiamo rivolgere le nostre richieste a qualcuno e nel contempo individuare chi deve darci risposte».

L’aspetto politico è stata inizialmente affrontato da Munafò che ha ricordato come la sua presidenza e quella di Franco Colombo alla commissione sui problemi sanitari siano state il frutto di una cooperazione tra maggioranza e minoranza, esempio di comune disponibilità al bene della città: «Da politico ma anche da uomo di sport – ha affermato il presidente – auspico che questa commissione lavori con passione perchè l’attività sportiva ha bisogno di massima attenzione. Legnano vanta società di grande prestigio. La città ha bisogno del nostro impegno, personalmente prenderò sempre in considerazione le proposte di questa commissione e da parte mia garantisco massima collaborazione all’assessore Bragato e a Bandera presidente dell’ASSL. Sono sicuro che, con un generale atteggiamento positivo, sapremo risolvere tutte le problematiche anche quelle che oggi appaiono impossibili».

In una serata di rilancio dell’attenzione comunale sull’ambiente sportivo legnanese, la nota negativa è data dallo scarso interesse manifestato dalle stesse società per la riunione. Le 33 visualizzazioni finali della video-conferenza sono state un dato davvero deprimente.

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 15 Dicembre 2020
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