La scomparsa di Giulio Vitale, stimato docente di elettronica e controlli dell' "Erasmo Da Rotterdam" di via Varalli, nonché fondatore del laboratorio di robotica dello stesso istituto, ha lasciato molta tristezza nel cuore dei suoi tanti studenti. Grazie al professor Vitale centinaia di studenti hanno potuto approfondire a una materia che, in molti casi, è poi diventata la loro vita grazie all'eccellente preparazione da lui impartita. Abbiamo ricevuto e pubblichiamo il toccante ricordo di alcuni di loro. (Leggi anche: Lutto all' "Erasmo": addio al professor Giulio Vitale)

In queste occasioni non si sa mai cosa dire, sembra sempre che le parole siano vuote e che non possano esprimere appieno la persona che siamo qui a ricordare con la nostra presenza. Il primo impatto con il professor Vitale è stato, e penso di parlare a nome di tutti, piuttosto traumatico. Ricordiamo tutti la sgridata per il primo sbadiglio di un compagno in aula e ricordiamo tutti quanto lui ci tenesse alla precisione e all'ordine. Ma dietro quella figura di roccia, dietro quei modi di fare schietti e un po' “burberi”, se vogliamo, si nascondeva il grande uomo che ha creduto in noi, quello che ha lottato per dare un futuro a tutti quei ragazzi che gli dimostravano di avere centomila difficoltà ma almeno una briciola di passione.

Sì perché siamo entrati tutti a scuola con una passione e mille dubbi e il professor Vitale ha saputo alimentare la nostra passione aiutandoci a trovare la strada migliore per noi. Per anni è stato visto come “l'uomo visionario” per le sue idee sulla didattica e sull'innovazione nell'insegnamento ma ha solo dimostrato di essere anni luce avanti. Trasmettere la conoscenza non era per lui solo un mestiere, ma una vera e propria missione di vita.  

Ci teneva a dire che noi studenti spesso ci accontentiamo di piccole nozioni in ogni ambito, mentre lui, dopo tutte le sue esperienze, ogni giorno si migliorava ed era pronto a cercare di scoprire nuove cose e acquisire nuove competenze. Aveva la capacità di motivarci a cercare sempre il meglio e a non accontentarci mai. Ci ha educati ad essere curiosi e affamati di conoscenza, proprio come lui. E per questo gli saremo eternamente grati.